Perugia in due giorni: cosa non perdersi
La sera prima del mio rientro da Berlino su Roma, stavo parlando con un amico. “Hai mai visitato Perugia?”, mi chiede. La mia risposta era affermativa, ma avevo a disposizione ancora tre giorni prima di riprendere il lavoro dopo le feste natalizie. Ho preso un Flixbus e meno di 24 ore dopo, ero lì.
Perugia, capoluogo umbro, si visita in un giorno tra sali e scendi e meraviglie.
La cittadina, di impianto etrusco, sorge sul dorso di una collina.
Il suo centro storico è caratterizzato da una trama irregolare di vicoli con scorci meravigliosi sulle vallate circostanti.
PRIMO GIORNO
Piazza IV Novembre
Il centro storico, di carattere medioevale, si articola intorno alla Piazza IV Novembre.
Da qui abbiamo iniziato il tour della città.
Fontana Maggiore
Sulla piazza, potete trovare la Fontana Maggiore, scolpita a fine Duecento. Fu costruita per celebrare l’arrivo dell’acqua nella città. La vasca più bassa è costituita da bassorilievi marmorei che rappresentano i 12 mesi dell’anno e i rispettivi segni zodiacali. Oltre a questi sono rappresentante anche le arti liberali, personaggi della Bibbia e della storia di Roma. La vasca più alta è decorata da statue di santi e personaggi mitologici.
Il Duomo di San Lorenzo
Sempre sulla piazza, trovate il Duomo di San Lorenzo, risalente al 1300. Sulla piazza si affaccia l’ingresso dal lato lungo del Duomo. Se entrate da questo portale rinascimentale, vi troverete nel pieno centro della navata. L’ingresso principale, sul lato corto, si trova invece su Piazza Danti, adiacente a Piazza IV Novembre.
L’esterno
La parte inferiore della facciata laterale, che da su Piazza IV Novembre, è realizzata in marmo travertino assemblato a formare delle decorazioni geometriche di colore bianco e rosa. A lato del portale d’ingresso vi è un pulpito quattrocentesco con antichi mosaici decorativi.
Prima dell’ingresso, vi è una scalinata su cui si erge la statua di papa Giulio III.
La parte superiore di questa facciata, animata da finestroni gotici, non ha un vero e proprio rivestimento. Il laterizio “nudo” fa pensare ad un possibile progetto, mai portato a termine.
La parte di facciata sotto la copertura, realizzata in laterizio più moderno ed omogeneo, ci fa capire che fu aumentata l’altezza della chiesa in periodi più recenti.
Addossata a questo prospetto, si trova la Loggia di Braccio, precedente alla costruzione del duomo stesso. La loggia faceva parte del precedente Palazzo del Podestà. Sotto la loggia si può osservare parte di un muro romano, le fondamenta del vecchio campanile e un’iscrizione, la Pietra della Giustizia, con la quale si annunciava la cancellazione del debito pubblico.
La facciata principale, in Piazza Danti, presenta un portale in stile barocco e un rosone sopra di esso. Il muro a vista e i ganci presenti, riconducono al pensiero del progetto di rivestimento, forse lo stesso della facciata laterale, che non venne mai completato.
L’interno
L’interno ha un pianta a croce latina, divisa in tre navate da pilasti ottagonali. La navata centrale è larga due volte e mezza le laterali. Le navate sono chiuse da volte a crociera decorate con affreschi e stucchi del Settecento.
Il presbiterio accoglie un prestigioso coro ligneo e sopra di esso è ospitato l’organo, distribuito in due corpi diversi. Una parte delle sue canne, Recitativo e Organo Solo, si trovano nel transetto sinistro.
Il Duomo di San Lorenzo è famoso per ospitare la cappella dedicata al Sacro Anello. In fondo alla navata sinistra si può osservare, esposto due volte all’anno, l’anello nunziale della Vergine Maria. La preziosa reliquia protetta da quattordici serrature.
Al lato opposto si trova la Cappella del Sacramento e sulla navata laterale, alla rientranza, la Cappella del Battistero. Alla fine di questa navata destra, la Cappella di San Bernardino che ospita l’opera più importante qui conservata: la Deposizione della croce di Federico Barocci.
Palazzo dei Priori
Sul lato opposto della piazza, si trova il Palazzo dei Priori. E’ possibile entrare all’interno della Sala dei Notari di esso, attraverso la scalinata che parte dalla piazza. Se la trovate aperta, non dubitate ad entrarvi: la sala è completamente ricoperta sulle pareti e sul soffitto, costituito da volte a tutto sesto, da affreschi di fine Duecento.
Il tour “Perugia in due giorni” continua…
Da Piazza IV Novembre si può procedere verso Via Maestà delle Volte, per ammirare un bellissimo scorcio tra archi e viuzze del centro storico.
Procedendo poco più avanti, arriverete a Piazza Cavallotti dove si affaccia Palazzo Manzoni, che ospita la Facoltà di Lettere e Filosofia. Di fronte, Teatro Morlacchi, utilizzato per spettacoli, concerti ed eventi culturali.
Qui abbiamo approfittato per pranzare presso La Bottega, una panineria con prodotti e salumi umbri. I panini sono molto abbondanti e buoni, così come la birra o il vino locale d’accompagnamento. Il locale è però molto piccolino, all’interno c’è solo il bancone con due sgabelli, mentre all’esterno ci sono altri 2 posti. E’ comunque un pasto veloce che potrete gustare in pochi minuti, al costo all’incirca di 5€ a testa per panino e bevuta.
L’acquedotto Medievale
Nei pressi di Piazza Cavallotti si può scorgere l’Arco di Via Appia. La lunga scalinata che parte da qui è l’antico Acquedotto medievale, utilizzato fino al 1835. Oggi costituisce un percorso pedonale. La vista dall’acquedotto è molto suggestiva, si apre su tutta la città. Si può scorgere Palazzo Gallenga Stuart, che ospita l’Università per Stranieri. Potete raggiungerlo in pochi minuti a piedi, così da ammirare anche la frontestante Piazza Fortebraccio. Sulla piazza non farete difficoltà a scorgere l’Arco Etrusco, porta di accesso dell’antica Perugia etrusca. Successivamente l’arco venne ribattezzato e ristrutturato dai Romani come Arco di Augusto ed era collegato a Porta Marzia.
Risalendo l’arco, vi ricongiungerete con Piazza Danti, dove troverete il pozzo etrusco e il Teatro Turreno, dove si tenne la prima proiezione cinematografica della città.
La cappella di San Severo
Da piazza Danti, proseguendo verso via Raffaello si arriverà alla chiesa di San Severo. In una cappella, che agli inizi del Cinquecento era parte della chiesa ed oggi invece inglobata nell’edificio laterale ad essa, troverete un affresco che porta la firma di Raffaello e Perugino.
Il costo per l’ingresso è di 4€, potete consultare giorni e orari d’apertura direttamente sul sito della città.
L’affresco fu commissionato al giovane Raffaello Sanzio, che realizzò la parte superiore dell’opera. Il noto pittore dovette però interrompere l’opera, in quanto venne chiamato da papa Giulio II ad andare direttamente a Roma.
Raffaello non poté più completare l’affresco di San Severo, poiché morì prematuramente nella capitale.
Intervenne quindi a completare l’opera il Perugino, maestro di Raffaello. Il Perugino, ormai in età avanzata e con tecniche pittoriche meno innovative, affrescò la parte inferiore, portando a compimento l’opera.
Palazzo del Capitano del Popolo
Tornando verso il centro storico e dirigendosi precisamente presso Piazza Matteotti, potrete ammirare il Palazzo del Capitano del Popolo, di fine 1400. Dietro questo palazzo è ospitato il Mercato coperto di Perugia. Purtroppo quando ci siamo stati era chiuso per lavori. Da qui, si affaccia una vista spettacolare sulla città. Continuando su questa via, parallela al corso principale, si arriva ai Giardini Carducci. Da qui si ha una panoramica a 180° su tutta la Perugia bassa.
Rocca Paolina e Porta Marzia
Per raggiungere una delle più grandi rocche medioevali, la Rocca Paolina, dovrete scendere le scale mobili che troverete da Piazza Italia.
La Rocca è un edificio odiato dai Perugini, perché ricorda loro la sottomissione della chiesa sulla città. Fu infatti fatta edificare sotto il pontificio di Papa Paolo III Farnese, che fece distruggere quartieri ed edifici preesistenti per avviare i lavori di quest’opera. L’odio della popolazione si sprigionò più volte sulla rocca con episodi di assalto e danneggiamento, fino a che non venne distrutta nel 1860. Oggi ne rimane intatta una parte, visitabile gratuitamente, che spesso ospita mercatini o esposizioni.
Vale la pena scendere tutta Rocca Paolina per raggiungere Porta Marzia, una delle antiche porte etrusche della città, inglobata nella fortezza.
Corso Vannucci
Per completare l’itinerario, dalla Rocca Paolina, tornare verso piazza IV Novembre. Attraverserete così il corso principale di Perugia: corso Vannucci.
Per la cena consiglio il ristorante Storie Perugine. Nell’accogliente atmosfera del locale, arredato con mobili ed oggetti d’epoca, potrete gustare dei veri e propri piatti della tradizione umbra, consiglio la pasta alla norcina e lo stufato.
Per un dopo cena tranquillo, ci siamo fatti una bevuta al Turreno, in Piazza Danti. Cocktail buoni e personale molto disponibile!
SECONDO GIORNO
Il secondo giorno ce la siamo presa con più calma. Dopo aver fatto una ricchissima colazione con pancakes presso l’hotel che ci ha ospitato, abbiamo deciso di esplorare una zona di Perugia che avevamo intravisto la sera prima, nei pressi del ristorante Storie Perugine.
Corso Cavour
Abbiamo percorso tutto corso Cavour, per raggiungera le chiese di San Domenico e, attraversata la Porta di San Pietro, abbiamo raggiunto il complesso conventuale omonimo e i Giardini del Frontone.
Le due chiese le avevamo individuate il giorno prima, dal belvedere del balcone dei Giardini Carducci.
San Domenico
Il complesso di San Domenico, edificato a metà Duecento, ospitò l’ordine mendicante dei domenicani. Ad oggi, oltre alla Chiesa, è possibile visitare e passeggiare all’interno del bellissimo chiostro, dove una volta sorgeva la primitiva dimora dei frati.
San Pietro
A pochi metri da San Domenico, si trova l’enorme complesso di San Pietro. Oltre alla Chiesa, infatti, troviamo un monastero, ancora utilizzato. Il monastero oggi viene usato in parte dai monaci che vi risiedono, in parte le sue stanze e i suoi ambienti sono utilizzati dall’Università di Perugia. Gli studenti della facoltà di agraria frequentano quotidianamente questi ambienti per lezioni, studio o relax. All’interno dell’area del complesso è presente anche un orto botanico e tre giardini che rappresentano l’allegoria del purgatorio, inferno e paradiso.
Peculiare è inoltre il campanile, di stile gotico. Esso infatti presenta un orologio. Se lo osserverete con attenzione, vedrete che l’orologio ha solo 6 ore. Il sistema per scandire il tempo a 6 ore venne creato dalla Chiesa nel XIII secolo e venne utilizzato fino all’arrivo di Napoleone.
Purtroppo, essendo giorno festivo, il complesso era chiuso al pubblico, però abbiamo potuto vedere i giardini dal parco del Frontone, che si trova di fronte. Dai giardini del parco del Frontone, siamo riusciti anche a godere di una magnifica vista sulla periferia perugina.
CIBO, ALLOGGIO E SPOSTAMENTI
Cibo tipico
Per la pausa pranzo e per provare qualcosa di tipico, consiglio la torta al testo. Tipicità perugina che ho assaggiato presso “Il Testone” in piazza Matteotti. Il menù, comprendente un pezzo di torta al testo farcita e una bibita (o birra/vino), viene 5€.
Dove dormire a Perugia in due giorni
Per l’alloggio, abbiamo scelto l’hotel Giò Wine and Jazz, pochi metri fuori al centro storico. L’hotel, dotato di parcheggio privato, è molto carino, tutto arredato a tema vino e jazz. C’è la possibilità di suonare uno dei tanti pianoforte presenti nella grande hall all’ingresso. Il personale è molto disponibile, le camere molto ben arredate a tema e pulitissime.
La posizione è ottima per raggiungere il centro storico. A piedi si raggiunge in 20 minuti circa, attraversando un percorso un po’ ripido in salita, arriverete direttamente in piazza IV Novembre. Altrimenti a 300 metri dall’hotel, c’è la fermata Case Bruciate del Minimetro, che vi porterà in pochi minuti in pieno centro.
Altra nota positiva dell’hotel: la colazione ricchissima e super buona. C’era anche la possibilità di avere pancakes appena sfornati, da farcire con il cioccolato fuso della Perugina.
Inoltre il checkout dell’hotel è entro le ore 12, altra cosa che abbiamo apprezzato e che ci ha permesso di fare serata con alcuni amici la sera precedente!
Spostamenti
Perugia si visita tranquillamente a piedi, la città essendo posizionata su una collina presenta molti sali e scendi. Per raggiungere le zone centrali, evitando camminate in salita, potrete usare il minimetro. Una corsa, valida per 70 minuti costa 1,5€.
Da Perugia inoltre potete raggiungere altre città umbre come per esempio Gubbio.
19 commenti
ANTONELLA MAIOCCHI
Perugia è un condensato delle bellezze dell’Umbira. La piazza tipicamente medioevale con la fontana al centro e i due poteri (temporale e spirituale) che si fronteggiano, è un vero capolavoro che aiuta a comprendere parte della nostra storia. E poi ci sono gli affreschi del Perugino, un pittore che amo particolarmente per la delicatezza dei suoi tratti
Annalisa trevaligie-travelblog
Sono stata a Perugia tantissimi anni fa!!! Ricordo appena le strade e le piazze. Spero di tornarci in primavera, perché quest’anno abbiamo avuto solo un week end per visitare l’Umbria e non abbiamo avuto tempo di vedere anche Perugia, dedicandoci a Spoleto e ad Assisi.
Valentina
Sono stata a Perugia solamente una sera per andare a cena in un ristorante del centro (mi trovavo in Umbria per un mini viaggio on the road e in tre giorni abbiamo visto solo Spello, Gubbio, Assisi e le Cascate delle Marmore… non c’è stato tempo, dunque, per Perugia, ma mi sono promessa di tornare in Umbria per visitare il suo capoluogo). Non sapevo che ci fosse così tanto da vedere e soprattutto non sapevo dell’orologio a 6h e che la chiesa avesse inventato questo metodo per contare il tempo. Davvero molto interessante! Non mi pare di aver visto in altri campanili italiani orologi simili
Giovy Malfiori
Perugia è una città che vorrei rivedere con calma: sono rimasta lì solo due pomeriggi in un autunno bellissimo. Il centro era quasi avvolto dalla nebbia e sembrava magico.
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Ciao Giovy! Quando ritorni se hai bisogno di consigli, noi siamo qua! A noi è piaciuta molto riscoprirla!
Silvia
Sono andata a Perugia ormai tanti anni fa durante il tour organizzato vidi anche Gubbio e Assisi. Mi.piacerebbe molto tornarci è davvero molto bella ed avvolgente come luoghi.
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Ciao Silvia! Hai fatto benissimo a passare per Gubbio e Assisi perché sono dei veri gioielli!
Serena - Sognando Viaggi
L’Umbria è una delle regioni che mi ha colpita di più. Arte, natura e gastronomia si fondono perfettamente. A Perugia avevo dedicato una sola giornata, correndo un po’ per mancanza di tempo, ma mi era piaciuta molto.
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Ciao Serena! Quando puoi torna a Perugia e visitala meglio, è molto carina!
Lucie
Grazie mille per l’articolo, utilissimo! Perugia è stupenda 🙂
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Grazie a te per aver considerato il nostro itinerario 🙂
Libera
Gran bell’itinerario . Sono stata a Perugia anni da ma devo assolutamente tornarci . Finora quello che mi ha bloccato è che da Bologna non è collegata proprio benissimo ma resta un ottimo punto di passaggio per un viaggio in macchina
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Puoi scendere da Bologna a Civitanova in autostrada e poi prendere il nuovo collegamento Civitanova-Foligno e fermarti a Perugia, non ci metterai troppo e sono tutte strade a veloce percorrenza!
Libera
Proprio l’anno scorso sono tornata in Umbria e ho visitato Assisi e Foligno. Quest’anno mi sono ripromessa di farci nuovamente un salto e fare tappa a Perugia questa volta.
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Vale la pena!
Marina
Sono stata a Perugia un paio di volte, ed è una città davvero da visitare, la Deposizione della croce di Barocci è qualcosa di meraviglioso e il Palazzo dei Priori ospita la bellissima Galleria nazionale. Non sapevo ci fosse l’acquedotto, dovrò tornare per vedere tutto quello che ho mancato.
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Tornerai con piacere e recupererai le tappe perse!
Egon
“La sera prima del mio rientro da Berlino su Roma”… “da Berlino su Roma”? che significa?
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Che volavo da Berlino a Roma e nel ritorno a casa da Roma ho deciso di fare una sosta per Perugia!