Panorama Gubbio
Umbria

Gubbio…alla ricerca di Don Matteo?

Non posso negare che pur non essendo mai stata a Gubbio – o almeno era così fino a qualche weekend fa’- mi ricorda un po’ la mia infanzia in quanto ho sempre visto questa magnifica cittadina tramite la serie televisiva di Don Matteo e da allora ero curiosa di conoscerla e visitarla in prima persona. Ecco il racconto di un sabato fuori porta a Gubbio.

Gubbio si trova in Umbria, in provincia di Perugia. Le sue origini sono precedenti all’epoca romana in quanto era già un importante centro urbano degli Umbri, antica popolazione italica. Solo nel III sec a.C. avvenne la sua romanizzazione e, la Gubbio di allora chiamata Iguvium, divenne un importante centro con teatro, tempio e terme. Proprio da qua vi suggerirei di partire.

La Gubbio “romana”

Se arrivate come me in macchina, potete parcheggiarla gratuitamente a lato del teatro romano poco fuori dal centro storico della cittadina umbra. Da qui potrete raggiungere il centro comodamente a piedi, ma prima dedicate del tempo a visitare il teatro romano e l’Antiquarium, sede di una mostra permanente sulle origini di Gubbio. Vi consiglio non solo di fermarvi ad ammirare il teatro romano da fuori, ma anche di acquistare il biglietto d’ingresso (3€) per entrare e visitare l’Antiquarium. Non tanto per ammirare la struttura teatrale, che grazie alla sua collocazione isolata è facilmente visibile nella sua interezza, quanto per ammirare i reperti e i mosaici presenti all’interno dell’Antiquarium. Certo anche sedersi su gradinate antiche due millenni fa sempre un certo effetto.

La Gubbio medievale

Una volta terminata la visita alla Gubbio “romana” potrete passare al centro storico. Potete raggiungerlo comodamente a piedi seguendo il percorso consigliato dalla cartellonistica presente. Prima tappa in cui fermarsi è quella delle Logge dei Tiratori. Un luogo che prende il nome dall’attività che si svolgeva al suo interno ovvero quello di asciugare e tirare le stoffe dopo la tinteggiatura e in particolare la lana.

Camminando verso il centro medievale sono rimasta affascinata dalla piazza più iconica di Gubbio, la Piazza Grande. Sembra una piazza sospesa con la sua terrazza panoramica. E’ sorretta da grandi archi in quanto sorge in un luogo artificiale costruito per far sì che il palazzo pubblico fosse in un luogo equidistante da tutti i quartieri, essendo in tal modo un segno di equilibrio e di rispetto.

Proprio su questa piazza si affacciano il Palazzo Pretorio e il Palazzo dei Consoli, un bellissimo palazzo con facciata gotica ed un ingresso rialzato e raggiungibile tramite una maestosa scalinata a ventaglio. In questo luogo un tempo si esercitava il potere esecutivo, mentre oggi è sede del Museo Civico. All’interno della torre campanaria vi è il Campanone che potrete sentire suonare però solo in determinate date. Prima di proseguire fermatevi ad ammirare il panorama che si apre verso la vallata. Mi sarebbe piaciuto ammirarla di sera tutta illuminata, credo che la Piazza Grande potrebbe sembrare ancora più sospesa e galleggiante immersa nell’oscurità.

A Gubbio sono presenti degli ascensori gratuiti con i quali è possibile superare parte del dislivello presente, noi ne abbiamo preso uno che sbucava vicino al Palazzo Pretorio.

Salendo ancora più in alto si arriva alla Cattedrale dei SS. Mariano e Giacomo con di fronte il Palazzo Ducale, il palazzo “gemello” del famoso Palazzo di Federico da Montefeltro di Urbino. All’interno si trovava uno studiolo quattrocentesco in legno intagliato e intarsiato, voluto dal Duca uguale a quello del Palazzo Ducale di Urbino. L’originale è stato venduto al Metropolitan Museum di New York alla fine degli anni Trenta, ma recentemente è stata riprodotta una copia fedele da alcuni artigiani locali. All’interno si trova un museo, ma dall’ingresso è possibile ammirare il chiostro che congiunge i due corpi di fabbrica. Da non perdere i giardini pensili del medesimo palazzo visitabili gratuitamente. Da qui un panorama magnifico sulla città al di sopra dei tetti.

Dall’esterno la facciata della Cattedrale non mi ha particolarmente colpito, ma entrando sono rimasta affascinata dall’unica navata principale senza transetto. Proprio l’effetto voluto dallo stile gotico di strabiliare il credente che entra al suo interno con un’architettura che protende verso il cielo e quindi verso Dio è quello che avviene all’interno del duomo di Gubbio: dieci arcate ogivali che sorreggono la copertura a doppio spiovente. Inoltre la scelta di illuminare l’altare con una luce soffusa racchiusa da una piccola copertura che custodisce l’altare stesso rende l’ambiente ancora più affascinante.

Prima di andare a Gubbio non sapevo fosse soprannominata la “città dei matti” e ciò deriva da una fontana presente al suo interno. La Fontana dei matti si trova di fronte ad un bellissimo palazzo, il Palazzo del Bargello. Secondo la tradizione uno straniero che compie tre giri di corsa intorno alla fontana e viene bagnato con l’acqua diventa cittadino di Gubbio con il titolo di “Matto onorario di Gubbio”!

La vita del Patrono d’Italia, San Francesco, si intrecciò con la città di Gubbio e a testimonianza di ciò sono rimaste due chiese. La Chiesa di San Francesco lo ospitò quando il santo scappò dalla casa paterna, mentre la Chiesa di San Francesco dei Muratori è legata al famoso episodio del lupo.

La Gubbio “in quota”

Prima di andare via non perdetevi la visita alla Gubbio “in quota”. Potete scegliere se raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo a piedi, attraverso una funicolare o in auto.  Noi siamo andati in auto e in dieci minuti eravamo su, ma anche la “gabbia” per due persone della funicolare mi intrigava parecchio! Qua si trova il complesso di Sant’Ubaldo costituito dalla chiesa, dal chiostro e dal convento edificato per volontà delle Duchesse di Urbino Elisabetta ed Eleonora Gonzaga nel XVI sec.

Dentro la chiesa si trovano i ceri della famosa festa dei Ceri che avviene ogni anno il 15 maggio. La celebrazione è in onore appunto di Sant’Ubaldo, il patrono della città. Non potrete non notarli in quanto sono strutture lignee alte circa 5 m e pesanti 300 kg. Caratteristica peculiare di questa festa è la corsa dei “ceraioli”. Attraversano tutta la città con i ceri in spalla ed arrivano fino al Monte Ingino per riportare i ceri all’interno della Basilica stessa. Sulla sommità di ognuno dei tre ceri è posta una statua di un santo: oltre a Sant’Ubaldo, vi sono San Giorgio e Sant’Antonio. Una festa dalle origini molto antiche che caratterizza Gubbio e alla quale sarai curiosa di assistere.

Ancora più in alto sul monte Ingino vi sono i resti di un’antica rocca raggiungibile tramite un sentiero a piedi di circa 10/15 minuti che inizia a lato della Basilica di Sant’Ubaldo. Della rocca rimane una torre e una copertura a terrazza raggiungibile tramite una scala a chiocciola. Per raggiungerla si deve superare un’impalcatura che sembra sia stata montata nel vuoto. In realtà è il supporto della stella dell’albero di Natale più grande al Mondo. Proprio questo primato appartiene alla cittadina umbra, un albero che si estende per tutto il Monte Ingino e visibile da chilometri di distanza. Neanche a dirlo mi piacerebbe tornare proprio sotto le feste natalizie!

E alla fine come si è conclusa la ricerca di Don Matteo a Gubbio? Non l’abbiamo trovato né nella sua chiesa (chiesa di San Giovanni) né nel suo bar in Piazza Grande, ma proprio qua abbiamo trovato il suo cappello insieme a quello del maresciallo Cecchini. Beh sarà per la prossima volta!

22 commenti

  • Simona

    Gubbio è davvero molto carina. Capisco perfettamente perché è stata scelta come set e non mi meraviglia affatto. Sono quelle città che ti riportano indietro nella storia solo a guardarle, figuriamoci dal vivo quante emozioni devono suscitare!

  • Raffaella

    Gubbio è bellissima. Ho voglia di prendermi 3 o 4 giorni e nelle prossime settimane e farmi un giro da quelle parti. Anche se ormai la bella stagione è quasi un ricordo… Ma è una città talmente affascinante che merita in ogni periodo dell’anno.
    E poi chissà, magari incontro Don Matteo e ti mando una foto. 😉

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      La bella stagione è finita, ma inizia l’atmosfera natalizia! L’ideale sarebbe riuscire ad andare per l’Immacolata ed assistere all’accensione dell’albero!🤩Ps aspetto la foto 😄

  • Simona

    Deliziosa Gubbio. Ci sono stata un paio di volte, m sempre un pò di fretta. Merita una visita più accurata. Non sapevo della Gubbio in quota e tantomeno della funicolare! Lo terrò presente per la mia prossima visita 😊.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Se hai modo di tornare a Gubbio merita sicuramente la visita alla Basilica di Sant’Ubaldo già solo per ammirare il panorama presente!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      L’Umbria è una regione davvero bella così piena di paesini e borghi, la visita di Gubbio mi sembra un’ottima scusa per tornarci 😉

  • Lucy

    Ho fatto dei bei giri per l’Umbria, ma non so perché a Gubbio non sono mai passata, anche se mia mamma parlava spesso del lupo di Gubbio. Come dici tu, sotto Natale dev’essere una cosa da urlo. E non ho nemmeno mai visto Don Matteo ;D

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Si c’è proprio una chiesa con di fronte una statua dedicata alla storia di San Francesco e il lupo. Di Don Matteo basta vedere una puntata poi lo svolgimento della altre sono tutte uguali 😂

  • Veronica

    Già in televisione, Gubbio sembra davvero bellina e quei panorami mozzafiato fanno sognare. Sicuramente vederla dal vivo è ancora meglio. Non sapevo ci fosse l’albero di Natale più grande al mondo proprio a Gubbio, chissà che bello dev’essere tutto illuminato!
    Ricordo le foto dei miei genitori che ci andarono un paio d’anni fa, anche loro alla ricerca di Don Matteo, ed anche loro senza nessuna fortuna!

      • Lucia

        Grazie, mi hai fatto ritornare proprio lì dopo tantissimi anni! Ho visitato Gubbio in gita di terza media e la ricordo un po’: era un posto bellissimo, insieme ad un altro piccolo borgo nelle vicinanze, credo, Deruta. Devo ritornarci non appena sarà possibile!

  • Eliana

    Gubbio è giunta alla ribalta grazie a Don Matteo, indubbiamente, ma ha molto più da offrire rispetto ai luoghi della serie. Sia la parte romana che quella medioevale sono incantevoli e la Gola del Bottaccione è incredibile!

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