Rosario: la città del Che e di Messi
Rosario, Provincia di Santa Fe, Argentina.
Una città, spesso conosciuta per aver dato i natali a Che Guevara e a Messi, che si trova nelle “vicinanze” di Buenos Aires e di Cordoba. Le tre sono i vertici del più importante “triangolo urbano” dell’Argentina. Le due metropoli distano da Rosario sulle quattro ore di auto che per le percorrenze dell’Argentina è un “tiro di schioppo”. Si può approfittare di visitare la città proprio come tappa intermedia tra Buenos Aires e Cordoba.
Come arrivare
Rosario è dotata di un aeroporto chiamato attualmente Islas Malvinas Internacional Airport, ma in passato era noto come Fisherton Internacional Airport. Se, come me, arrivate direttamente in aeroporto vi avverto che non c’è un banco di cambio e che il bancomat presente non accetta il circuito internazionale Mastercard. Non vi dico il colpo che mi è preso, dopo ben 2 scali aerei e 28 ore di viaggio, quando mi sono ritrovata dall’altra parte del Mondo senza poter ritirare neanche un soldo! Fortunatamente il tassista del transfert, che non accettava euro ma solamente dollari americani, si è fermato per strada e ho potuto ritirare in una filiale Santader. Questo per dirvi che l’aeroporto tanto “internazionale” non è.
In alternativa è possibile arrivare in colectivo – autobus argentino – e scendere al Terminal de Omnibus Mariano Moreno.
In realtà c’è anche un terza opzione per giungere a Rosario ovvero il treno, ma è poco consigliabile, perchè di scarsa qualità in quanto in Argentina i treni sono pochi, lenti e molto scomodi.
Dove dormire
Rosario si sviluppa lungo il fiume Paraná e proprio una passeggiata lungo questo rio è d’obbligo. Orientarvi per la città è semplice in quanto l’impostazione urbana è quella tipica di molte città sudamericane “a cuadras”. Tutte le strade sono perpendicolari tra loro e formano degli isolati regolari e rettangolari. La zona che vi consiglio di visitare e dove alloggiare si concentra all’interno di un “triangolo” formato dallo stesso fiume Paraná e da due viali, il Boulevard Oroño e l’Avenida Pellegrini. Lungo questa via troverete molti pub e locali dove passare la serata, mentre sul marciapiede si trovano tutte stelle di celebrità argentine tipo “Walk of Fame” di Hollywood. Nel punto di incontro di questi due viali principali si trova l’ingresso al Parque de la Independencia caratteristico per i suoi Giardini Francesi e per lo spettacolo di luci ed acqua che viene proiettato di sera.
Non vi consiglio di uscire molto dal centro in quanto essendo una metropoli sudamericana può essere pericoloso. Prestate sempre attenzione, soprattutto di notte evitate di camminare in strade poco illuminate o non affollate. Meglio prendere un taxi e andare sul sicuro (tranquilli sono molto economici!)
Passeggiare lungo il fiume Paraná
Alla fine dell’Avenida Pellegrini vi troverete al Parque Urquiza, il primo di una serie di parchi lungo il fiume chiamato anche costanera. Continuate verso nord per l’Avenida Belgrano fino al Parque Nacional de la Bandera. Qua si trova il monumento più famoso di Rosario: il Monumento de la Bandera. Come suggerisce il nome, è dedicato appunto alla Cuna de la Bandera – Culla della Bandiera – argentina. Proprio qua, in una cripta sotto l’obelisco, è sepolto il suo ideatore, Manuel Belgrano. Molto bello il complesso della base con statue e colonnato, che custodisce una fiamma eterna in memoria di quanti hanno dato la vita per la patria. E’ possibile salire con un ascensore e godere della vista dal monumento verso il fiume Paraná e la città di Rosario.
Continuate per il Parque de España dove si trova un’immensa scalinata delineata da due enormi colonne. Con un po’ di coraggio salite la rampa ed arrivate al Parque de las Colectividades e al Parque Norte dove si trova il Museo de Arte Contemporaneo de Rosario. Un museo ospitato in una struttura di ex silos coperti da murales dai colori vivaci e con una terrazza panoramica sulla sommità.
Il Museo de la Memoria
Un museo che vi consiglio vivamente è il Museo de la Memoria. Ecco noi siamo abituati ad associare questo termine all’olocausto, ma in Argentina non è proprio così. Hanno una ferita ancora aperta per tutti i desaparecidos durante la dittatura militare. Molte delle persone che ho conosciuto hanno avuto perdite proprio per questo. Un museo che racconta, soprattutto a noi europei che ben poco conosciamo di questa terribile vicenda, i volti e i nomi di alcuni di loro. Davvero toccante la scelta di rappresentarli in una sala del museo come migliaia di foto schedate ed intrecciate tra loro nel mezzo del locale. Una rappresentazione forte che vuole sottolineare il fatto che non sono più invisibili e non possono non essere notati da chi entra nella stanza. Per chi non parla spagnolo è possibile avere all’ingresso una piccola guida in inglese (non molto esaustiva).
El fútbol
Come ben saprete il calcio in Argentina è pari ad una religione e Rosario non fa eccezione. L’ambiente degli stadi sudamericani non è molto consigliabile e per questo ho deciso di non assistere ad una partita in nessuno dei due stadi presenti in città.
Ho deciso di partecipare però ad un evento molto originale che avviene solo nella città di Rosario. La città ha due squadre, il Rosario Central e il Newell’s Old Boys.
Il giovedì prima del derby i tifosi del Newell’s Old Boys organizzano il Banderazo. Un evento molto sentito dove i tifosi vanno allo stadio per incitare la squadra. Striscioni, fumogeni, cori e infine fuochi d’artificio per caricare la propria squadra e farle sentire il loro sostegno. In Italia pensiamo di essere fissati con il calcio? Andate in Argentina e poi ne riparliamo!
Proprio durante la mia permanenza a Rosario è avvenuto l’evento più acclamato negli ultimi anni in città: il matrimonio di Lionel Messi al Casinò cittadino…tutta Rosario per un’intera giornata è stata paralizzata!
Movida
I locali sono concentrati lungo l’Avenida Pellegrini e la parte settentrionale del Boulevard Oroño. In particolare la zona di Pichincha è il barrio – quartiere – della vita notturna con bar, ristorante e boliches (discoteche). Un luogo molto frequentato dai Rosarinos è sicuramente il Rock & Feller’s, una sorta di Hard Rock argentino. Se vi piace quel genere potete prendere una birra ascoltando un po’ di musica dal vivo.
Attività consigliate
In tutto questo complesso di parchi lungofiume i Rosarinos passano il loro tempo libero bevendo mate, chiacchierando e praticando sport. Nei fine settimana si trovano bancarelle di artigianato ed oggetti antichi/ vintage lungo questi parchi in particolare nel Parque Norte e vicino al Monumento de la Bandera. Il miglior souvenir da comprare è sicuramente un mate artigianale con tanto di bombilla coordinata!
Inoltre probabilmente vedrete passare dei transatlantici, infatti il fiume Paraná è il secondo fiume più lungo del continente (4000 km) ed è un’importante via di commercio. Rosario stessa è ancora un importante porto fluviale, ma non più come un tempo. Gli edifici industriali che si estendevano lungo la costanera stanno subendo una rigenerazione urbana diventando gallerie d’arte contemporanea o mostre, luoghi di spettacolo, pista coperte per skateboard, mountain bike e pattini.
L’acqua del fiume è marrone – io la chiamavo Nesquik – per via del fondo fangoso, ma i Rosarinos fanno il bagno e praticano sport acquatici senza preoccuparsi troppo del colore dell’acqua. In particolare si godono il fiume ammirando il ponte Victoria dallo stabilimento balneare Florida e nelle isole di fronte alla città. Per raggiungerle potete prendere una barca dalla Estacion Fluvial vicino al Monumento de la Bandera. Attenzione nei mesi più caldi sono stati avvistati dei pirañas, o almeno così mi hanno raccontato.
Altra attività tanto amata dagli abitanti è cucinare un bel asado in riva al fiume. L’asado è uno dei piatti più tipici della cucina argentina e vi sono dei veri e propri luoghi, chiamati club, dove si paga un biglietto di ingresso e si può entrare ed utilizzare le parrillas (graticole per barbecue) portandosi da casa la carne e la carbonella! Non so consigliarvi un’attività più tipica di questa. Anzi forse si, ma solo a chi piace ballare.
Quando si parla di Argentina si pensa subito al tango e proprio qua potrete provare a ballarlo. Quasi ogni sera vi è un locale, chiamato milonga, dove è possibile ballare il tango e per i principianti partecipare ad una lezione compresa nel biglietto d’ingresso. Non sono assolutamente una ballerina né tanto meno una tanghera ma questo ballo mi ha ipnotizzato, solo provandolo sulla mia pelle ho capito per la prima volta cosa volesse dire un ballo sensuale. Se interessati potete chiedere alla Casa del Tango.
Grazie alla mia fedele guida Lonely Planet ho scoperto l’indirizzo della prima residenza del Che. Se volete visitare la casa natale di Che Guevara non è possibile farlo in quanto si trova in un complesso di abitazioni private. E’ solamente possibile vederla dall’ingresso andando a Entre Rios 480.
Rosario per me
Rosario per me non è stato solo un viaggio.
E’ stata una città che mi ha accolta per alcuni mesi.
E’ stata un’esperienza di vita estera non paragonabile a tutte le altre avute in precedenza.
Mi ha aiutato a conoscere il mondo e me stessa, mi ha permesso di conoscere persone nuove, alcune delle quali sono rimaste altre sono state solo di passaggio.
Nostalgia, amicizia, amore, paura, fiducia, delusione, orgoglio sono solo alcune delle emozioni contrastanti e complementari che ho provato in quei mesi che sono stati così fondamentali per me.
Rosario per me è stata emozione.
Mi ha fatto lasciare un pezzo del mio cuore lì e un pezzo me lo sono riportata con me, in Italia.
14 commenti
Simona
Certo quando ci resti per un periodo di tempi riesci davvero a vivere un luogo fino in fondo. Ho sempre sottovalutato questa città lo devo ammettere. Non credevo ci fosse molto da fare e vedere invece leggendoti sembra molto più vivibile di quanto pensassi. Sarà che ti sei emozionata a vivere lì e adesso hai emozionato anche me, ma di sicuro hai acceso un nuovo desiderio di viaggio!
trottoleinviaggio@gmail.com
Si abitandoci per un lungo periodo “vivi” la città a 360°, Rosario non è sicuramente una delle prime mete da vedere in Argentina ma la consiglio per chi decide di intraprendere un viaggio di lungo periodo o come meta per spezzare il tragitto tra due luoghi vista la sua posizione 😊
Raffi
E’ una zona del mondo che conosco molto poco e quindi ho letto questo post con molto interesse e piacere. Aspetto di leggere altri post come questo. 😉
trottoleinviaggio@gmail.com
Sono contenta che ti sia piaciuto se ti interessa l’Argentina trovi altri articoli qui 😊
ANTONELLA
Che bello poter “vivere” la città nella sua interezza e farla propria conoscendone i dettagli e le emozioni che può regalare. Non avevo idea che fosse la città di Messi ma ricordavo che vi era nato Che Guevara. Mi piacerebbe molto visitare il museo della memoria, la storia dei desaparecidos non smette di inquietarmi, ho letto molti libri al riguardo
trottoleinviaggio@gmail.com
La storia dei desaparecidos è così drammatica e recente che inquieta anche me, sembra impossibile capire come si possano fare azioni così… ho visto alcuni film e documentari a riguardo ma non ho letto niente sul tema (se non quelli dell’Allende che tratta di altre dittature militari sudamericane) che libri mi consiglieresti a riguardo?
Maria
Rosario è conosciuta per via del Che e di Messi, però io la ignoravo fino a quando non ho letto quest’articolo! Di sicuro è da conoscerla non solo per questo ma anche perché da come l’hai descritta, soprattutto emotivamente, ne vale davvero la pena.
trottoleinviaggio@gmail.com
Sicuramente non è uno dei posti più conosciuti dell’Argentina ma è un’ottima tappa intermedia per spezzare un viaggio =)
Federica
A me Rosario non è piaciuta molto, ma l’esperienza della spiaggia lungo il fiume guardando la gente che beveva il mate bollente è stata davvero divertente!
Se si va a Rosario, mi dicevano gli argentini, si deve assolutamente mangiare un carlitos: non sai la mia delusione quando ho scoperto che il piatto tipico di Rosario è un semplicissimo tramezzino 😉
trottoleinviaggio@gmail.com
Ciao Federica! Immagino la tua delusione del carlitos perchè probabilmente è stata la stessa mia 😂 Fortuna che ci sono altri piatti molto più buoni! Su Rosario non sono molto oggettiva in quanto legata affettivamente alla città, ma vista la posizione potrebbe essere una tappa intermedia per spezzare un viaggio tra due mete 😉
Silvia The Food Traveler
L’Argentina è un paese che mi manca all’appello – ma sai che ne stavo parlando proprio lo scorso weekend come meta possibile di un prossimo viaggio? Mi piacerebbe davvero tanto, e non sarebbe male partire da Rosario, città che non avevo mai sentito nominare prima di oggi 😉
Comunque la faccenda del bancomat all’aeroporto internazionale è capitata anche a noi un paio di settimane fa a Tel Aviv: il terminale in aeroporto ci “sputava” fuori la carta, mentre in città non abbiamo avuto problemi, ma ti confesso che anche io mi sono fatta prendere dal panico!
trottoleinviaggio@gmail.com
L’Argentina è un paese con panorami e luoghi magnifici! Io ho optato per Ancona-Roma-Buenos Aires-Rosario con Argentina Airlines, perché con il biglietto intercontinentale praticamente mi regalava le due tratte minori. Però so che (almeno fino ad un paio di anni fa) la Tap faceva l’opzione Milano-San Paolo-Rosario e che era molto economica. Per il bancomat momenti di panico puro e uno stress alle stelle tra sonno e tutte quelle ore di viaggio 😱
Maria Grazia Vinci
L’Argentina è uno dei miei Paesi del cuore. Ci ho già trascorso 2 mesi in viaggio, ma spero tanto di tornarci prima o poi. A Rosario, nonostante il tempo a mia disposizione, purtroppo non sono stata. Mi sarebbe piaciuto molto andare al Museo della Memoria, dedicato ai desaparecidos.
trottoleinviaggio@gmail.com
Uno dei musei che più mi ha toccato in quanto in Argentina è ancora una ferita aperta essendo così recente