Amici delle Trottole: Naomi e Lucrezia di Villa Carolina
Ritorniamo ad avere ospiti sul nostro blog. Questa volta per Amici delle Trottole abbiamo Naomi e Lucrezia, due giovani imprenditrici che hanno iniziato una nuova avventura insieme. Con loro ci siamo trovate subito a casa, soprattutto per l’affinità e le cose in comune: due ragazze, due amiche che si sono lanciate in un nuovo progetto. Continuate a leggere per avere più informazioni su chi sono e su cosa producono.
Chi sono?
Sono due giovani produttrici di vino, Naomi e Lucrezia, conosciutesi al corso da sommelier AIS a Cesena, ritrovate lì per motivi diversi.
Naomi, una Cesenaticense cresciuta a Los Angeles e laureata in “Italianistica” alla UCLA e “Relazioni Internazionali” alla Unibo. Lavora nel settore vinicolo da otto anni come Freelancer in marketing, eCommerce, import/export e organizzazione di eventi. Voleva avvicinarsi alla tradizione del suo territorio e si è iscritta al corso AIS.
Lucrezia invece, cresciuta in mezzo alle vigne del nonno a Cesena e laureata in “Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa” alla IULM scrive la tesi sul marketing del vino usando Villa Carolina come case study. Da Milano torna in Romagna per lavorare nell’azienda di industria metalmeccanica di famiglia nell’ufficio commerciale. Si iscrive al corso per imparare le base del vino e capire come consigliare il vino agli amici.
I primi vini (o come dicono loro, i primi figli!)
Dopo due anni di corso in pieno lockdown hanno affrontato la prima vendemmia che ha portato per loro i primi due vini dell’azienda:
- Primavera, un trebbiano romagnolo fresco con buonissimi profumi di albicocche e erbe aromatiche. Il nome, un gioco di parole tra primavera e prima vera vendemmia, racconta la sua freschezza e piacevolezza, i sentori di fiori di campo, frutti locali con note di erbe aromatiche e spezie dolci. L’etichetta, realizzata con carta 100% riciclata e resistente all’acqua trasmette la freschezza e i profumi del vino con una cascata di fiori che arriva a sfiorare il logo della cantina come se la Primavera inondasse Villa Carolina.
- Goliardo, un sangiovese “diverso” dal colore rubino con profumi di ciliegia e fragolina di bosco. Il nome, preso dalla storica società di studenti intellettuali e avventurieri, racconta dello studio ed impegno dedicato per ottenere un vino goloso e leggero da condividere con gli amici. Profumi giovani ma intensi di frutti rossi, viole, fino a toccare note balsamiche. In bocca prevale la freschezza con tannini delicati e ben integrati per un corpo piacevolmente leggero. L’etichetta rappresenta un vino giocoso e goloso ma ben studiato. Così e’ rappresentato con le loro mani che sostengono il nome del vino come se fosse una marionetta per trasmettere eleganza e divertimento.
Due vini rappresentativi dell’inizio della loro storia perché sono due vini base, piacevolmente leggeri ma fatti con tanto studio e ricerca.
La loro filosofia
A Naomi e Lucrezia piace pensare al vino come l’Ottava Arte, un vero prodotto artigianale in cui il successo si misura con l’impegno quotidiano, l’attenzione al dettaglio e la collaborazione. Per questo puntano molto sulla comunicazione e la trasparenza per fare appassionare le persone al vino e alla campagna utilizzando termini più comprensibili e piacevoli.
Si impegnano molto nella ricerca dei partner per selezionare i migliori prodotti sul mercato. Dalle bottiglie, ai tappi, alle etichette, affidandosi alle aziende locali che condividono i loro valori per la ecosostenibilità al riutilizzo dei materiali per diminuire la carbon footprint.
Così facendo producono il vino che rappresenta i loro valori. Credono fortemente nel rispetto della natura perché possa donare in cambio la migliore materia prima.
Lavorano su diversi appezzamenti per valorizzare l’esposizione, la composizione del suolo e l’altitudine per ottenere piccole produzioni di nicchia.
La vendemmia 2020 è stato il loro anno 0 per avvicinarsi alla terra e capire come lavorare la campagna. Per questo hanno utilizzato solo una parte dei vigneti nella loro vendemmia che rappresentano circa un ettaro e mezzo della superficie vitata.
Dove le trovate?
Passeggiando sulla collina Tranzano lungo il percorso podistico dei Gessi si trova la loro cantina Villa Carolina. Prende il nome dalla Villa storica del 1693 che si trova proprio al centro del podere di proprietà della famiglia Lelli circondata da 5,5 ettari di vigneto.
Il logo, infatti, riprende la facciata di questo edificio storico per rendere omaggio all’importanza che ha per Cesena e per l’Italia essendo l’unico luogo in Romagna dove nel 1888 soggiornò Re Umberto I durante la sua espansione militare.
Caratteristica unica di Villa Carolina è che siamo sulla prima collina dal mare adriatico, una distanza di soli 20 chilometri dalla Riviera Romagnola. Ci arriva il vento marino e con sé tutte le sue influenze che si ritrovano poi nel vino come la grandissima nota salata. Quando sei in cima alla collina circondato a 360 gradi dalla natura, vigneti, frutteti, campi, ti senti lontano dal caos della città che in realtà si trova a soli 5 minuti da qui. Questa è la particolarità di Villa Carolina.
Se vuoi allontanarti dalla vita frenetica della città vieni qui e ti ritrovi sulla sinistra l’abbazia del monte che risale all’anno 1000, di fronte il mare adriatico, a destra San Marino e dietro il verde delle colline. Se invece vuoi raggiungere l’enoteca o il tuo locale preferito per fare un aperitivo scendi giù e dopo 5 minuti ti ritrovi subito nel bel centro della vivace città Malatestiana.
Cosa riserva loro il futuro?
Con la vendemmia del 2021 hanno sperimentato con diversi materiali e tecniche di lavorazione. Stanno provando a fare il loro primo passito da uve albana che attualmente fermenta in barrique. Oltre ai primi due vini stanno sperimentando un sangiovese superiore e anche una riserva. Ci vuole tanta pazienza e fiducia perché i tempi necessari per realizzare un prodotto come il vino sono lunghissimi. Se sbagliano qualcosa, anche solo per non avere pulito bene le pompe o i recipienti che usano, salta tutto il lavoro di un anno.
“Per ora siamo state brave e fortunate, i vini sono privi di difetti ed estremamente piacevoli. Abbiamo avuto un riscontro più che positivo dal pubblico con Primavera, tant’è che molti si sono fidati della qualità e hanno ordinato Goliardo a scatola chiusa senza averlo provato prima. Siamo orgogliose e ringraziamo tutte le persone che ci supportano e che ci danno consigli per migliorare. Non è un lavoro semplice, e considerando che entrambe facciamo altro richiede tanti sforzi e sacrifici. Tutto questo è nato dalla passione per il vino, l’amore per la nostra terra e il voler creare qualcosa che mancava nel mercato.”
Ringraziamo Naomi e Lucrezia per averci ospitato e aperto le porte della loro cantina!