Civita di Bagnoregio
Lazio,  Italia

Civita di Bagnoregio: la città che resiste

Ho sempre sentito associare a Civita di Bagnoregio l’espressione “la città che muore” ma, forse per la mia indole, la definirei più “la città che resiste”. Cerca di resistere malgrado la conformazione del suo territorio le imponga di “sgretolarsi” sempre più sotto i colpi dei fenomeni erosivi. 

“L’antico borgo è condannato. Pochi anni ancora, forse dieci, forse venti, forse pochi mesi, e poi la fine è sicura…Che resista ancora, appollaiato sul tufo, circondato da tutte le parti solo d’aria, come un uccello sulla punta più alta e inaridita di un paesaggio morto…che resista ancora, sbranato dai terremoti, corroso dalle acque,…è più miracolo che cosa vera, più leggenda che realtà “ –  Bonaventura Tecchi

Isolata all’interno della Valle dei Calanchi

Negli ultimi anni è diventato uno dei borghi più famosi per via della sua peculiare posizione all’interno della Valle dei Calanchi. Civita si trova nel Lazio, a poca distanza dal lago di Bolsena e quasi a confine con la Toscana e l’Umbria. Per poterla visitare, a meno che non si decida di soggiornare nel borgo, è obbligatorio acquistare un biglietto (5€) online o direttamente in loco. E’ visitabile solamente nella fascia oraria 8-20.

Esiste un’unica via per accedervi: il famoso ponte pedonale che collega questa frazione al Comune di Bagnoregio. In circa dieci minuti di cammino si arriva alla Porta Santa Maria, unico accesso rimasto al borgo medievale. Parte della “magia” del borgo medievale è dato proprio dall’assenza di auto e di tutti i rumori associati derivanti dal traffico cittadino. Un’isola antica immersa nella Valle dei Calanchi che le dà un alone di mistero quasi fosse un luogo incantato dove il tempo sembra si sia fermato.

Civita è uno di quei luoghi da scoprire passo per passo, angolo dopo angolo. La sua particolare posizione le dà modo di celare dietro ogni spigolo un punto panoramico da lasciare a bocca aperta. Arrivate fino al capo opposto di Porta Santa Maria e scendete le scalinata per poter scorgere Civita da un punto di vista leggermente più basso.

Vista la notorietà vi consiglio di recarvi di mattina presto per cercare di evitare la folla o di dormire direttamente in paese in modo tale da poterla ammirare di notte e di mattina presto. Uno dei periodi migliori per visitarla è senz’altro la primavera: i vicoli, i balconi e le viuzze si colorano di fiori e piante. 

Passeggiando per Civita di Bagnoregio

Alcuni luoghi da visitare sono la Chiesa di San Donato nella piazza principale del borgo, il Museo Geologico e delle Frane e la Cappella Madonna del Carcere. Poco prima di arrivare a Civita si può visitare la Grotta di San Buonaventura e da lì ammirare il borgo nella sua totalità, mentre all’interno del paesino si trovano i resti della sua casa natale. La frazione di Civita è piccola e potrebbe bastare anche un’oretta per visitarla, ma per poterla scorgere con tranquillità sono necessarie almeno un paio d’ore, escludendo un’eventuale pausa pranzo. Se arrivate in auto dovrete decidere in anticipo per quanto rimanere essendo i parcheggi presenti a pagamento orario. Inoltre ricordatevi che è vietato appoggiarsi e sedersi sulle mura esterne che circondano il borgo.

Comprendo che proprio grazie al turismo questo magnifico borgo sia ancora “vivo” ma l’ho trovato eccessivamente turistico, in particolar modo il piccolo store di oggetti religiosi all’interno della Chiesa di San Donato. 

Civita di Bagnoregio rimane comunque uno tra i borghi più belli d’Italia ed è un luogo da cui lasciarsi incantare almeno una volta.

18 commenti

  • Ilaria Fenato

    Anche io l’ho trovato eccessivamente turistico, una volta al suo interno non da l’impressione di una città morente, anzi..
    Però è veramente particolare la sua posizione quindi capisco perché attori visitatori. Io vorrei tornare per vederla d’inverno, magari con un po’ di nebbia che la rende più misteriosa 😁

  • Moira Nazzari

    Ci siamo state poco più di un mese fa… c’era troppa gente, fare foto è stato un delirio e siamo andate in un giorno infrasettimanale. Alle 9:30 del mattino tutti i parcheggi erano già esauriti. Ma il posto è molto caratteristico. Mi piacerebbe vederlo in inverno. Con la neve.

  • Monica

    Finalmente qualche mese fa sono riuscita a visitare Civita dopo averla vista su mille foto. Purtroppo era in un giorno festivo ed era veramente troppo affollata, anche fare le foto è stato piuttosto complicato. Penso che proverò a tornarci in un giorno feriale per apprezzarla meglio.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Si, se si ha modo per visitarla con maggiore tranquillità conviene un giorno feriale o in alternativa arrivare all’orario di apertura! 😉

  • ANTONELLA

    sono stata a Cvita di Bagnoregio tanti anni fa: il biglietto non si pagava e i turisti erano pochi e sparuti. Il ponte per arrivare al borgo è spettacolare, e i vicoli molto suggestivi, evidentemente sono stata fortunata perchè senza folla ne ho colto l’atmosfera e ne ho un bellissimo ricordo. Pensiamo positivo: i turisti fanno in modo che Civita continui a vivere!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Un po’ ti invidio che l’hai visitata prima dell’ondata di “turismo di massa”, ma sicuramente proprio i turisti aiutano ad alimentare la “linfa vitale” di Civita! 😊

  • Noemi

    Io sono stata a Civita l’anno scorso e, sebbene sia davvero un gioiello bellissimo, devo dire che è diventata fin troppo affollata da turisti. Mi rendo conto che, da un lato, sia un bene per il turismo e per le persone del luogo, ma qualcosa di magico si è perso.

  • Valentina

    Mi piace l’appellativo che hai coniato per Civita, “la città che resiste” è sicuramente meglio di “la città che muore”. Anche se è diventata molto turistica io spero di poterla visitare presto, sperando di riuscire a beccare una giornata tranquilla e con poca folla per godermela meglio

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Sono contenta che ti sia piaciuta la mia visione ottimistica 😊 Se riesci ad evitare il weekend o ad andare la mattina presto già è molto meno turistica

  • Teresa

    Credo che sia uno dei borghi più fotografati d’Italia, ma del resto merita veramente. Con un pò di fortuna dovrei riuscire a visitarla la prossima estate, incrociamo le dita!

  • Eliana

    Ci sono stata l’anno scorso e l’ho trovata più bella da fotografare che da vedere: il fatto che si paghi un biglietto per entrare in un luogo pubblico è per me inconcepibile e, inoltre, nonostante il periodo senza particolari restrizioni, il museo era chiuso senza nessuna spiegazione.
    Bellissima dal suo belvedere, ma davvero poco attrattiva per il resto.

  • Teresa

    Mi ritengo fortunata perché ho visitato Civita di Bagnoregio prima del boom turistico, circa 30 anni fa.
    Sono tornata poi con la mia famiglia due anni fa, memore di quella fragile e unica bellezza, e sì, il turismo la sta consumando, forse più del tempo che sgretola le sue fondamenta. E noi blogger, aihmé, siamo partecipanti attivi di questo processo di “turistificazione”, perdonami il termine, di tanti borghi e città. Non ho soluzioni, purtroppo, ma credo sia un tema da affrontare e su cui dibattere.

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