Francia,  Europa

Parigi: una città per innamorarsi

Ho sempre desiderato tanto visitare la capitale della Francia. Avevo già messo piede in Francia per due volte, ed entrambe le volte non avevo avuto l’opportunità di fare una sosta a Parigi.

Accumulati un po’ di soldi, prendo un volo diretto per Parigi e mi innamoro!

Parigi: cosa vedere

Cosa vedere? Tutto! E non è mai abbastanza! Sin da quando sono scesa dal bus che mi ha portato dall’aeroporto di Paris Beauvais (circa un’ora di bus fuori Parigi) al terminal dei bus di Porte Maillot (vicino all’Arc de Triomphe) ho sempre camminato con la testa all’insù per ammirare quanta bellezza racchiude in sé Parigi.

Ho trascorso cinque giorni in questa città, ma avrei voluto rimanerci all’infinito.

Come per tutti i miei viaggi, ho creato i miei itinerari per dividere le cose da vedere ed organizzarle nell’arco delle mia permanenza. Ahimè ho perso il mio taccuino Moleskine durante la visita del quartiere la Defence, quindi perdonatemi sin da ora le imprecisioni e la mancanza di memoria, essendo già passati alcuni mesi dalla mia visita.

Come sempre, valutate di partecipare ad un free city tour in italiano per scoprire Parigi!

Primo giorno a Parigi

Sono atterrata di sera e dopo aver preso il bus, sono scesa al capolinea in Avenue de la Grande-Armée. Camminando nemmeno una decina di minuti sono arrivata all’Arc de Triomphe. Il primo impatto è stato meraviglioso. Da qui, non ho saputo proprio aspettare di vedere gli Champs-Élysées, dove persistevano gli addobbi natalizi, essendo da poco passate le festività. E’ stato un meraviglioso “benvenuta a Parigi!”. Dopo solo venti minuti già ero innamorata! Dopo essermi fatta una bella camminata lungo tutto il boulevard, mi sono spostata in metro per raggiungere la mia amica Zoe, che mi ha ospitato per alcuni giorni.

Ebbene, seppur il bellissimo appartamento si trovasse un po’ decentrato (nel XIX Arrondissement), il salone, che è stato trasformato nella mia camera da letto durante quei giorni, aveva una vista stupenda: a sinistra la Tour Eiffel e a destra le Sacre Couer. Non vi dico quanto sia bello addormentarsi così tutte le sere!

Secondo giorno

Il mio primo giorno effettivo a Parigi mi sono catapultata subito nel cuore della città e ho iniziato il mio itinerario del giorno dalla Place des Vosges passando anche davanti la vicina Maison de Victor Hugo, casa del celebre scrittore.

Nelle grandi città preferisco sempre camminare ad ogni tipo di mezzo pubblico. Camminando a Parigi puoi goderti ogni singola via, ogni singolo negozietto, ogni singolo rumore ed odore e benché fosse gennaio, non faceva così freddo e, sciarpa e cappello indossati, sono andata verso quello che i francesi chiamano Beaubourg, ben più conosciuto come le centre Pompidou, centro nazionale di arte e cultura. Ho scelto di non visitarlo al suo interno ma ho passeggiato nella piazza antistante per ammirarlo nella sua pienezza. Da un lato (il lato dal quale giungevo io) l’edificio è a filo sulla strada, dalla parte opposta invece si trova antistante ad una piazza enorme e su più livelli che apre ad una vista totale sull’edificio. 

L’Ile de la Cité

Da qui mi sono incamminata verso Pont Neuf, il ponte più vecchio ancora esistente a Parigi, risalente alla fine del 1500. Ho scelto di entrare a l’ile de la Cité attraverso questo ponte per arrivare alla maestosa Notre Dame piano piano, scoprendola solo alla fine dell’isolotto!

Prima di arrivare a Notre Dame, si incontrano la Corciergerie, la Sainte Chapelle e la piazza Luois Lépine ed infine la grande signora di Parigi. Ho avuto la fortuna di poterla visitare prime dell’incendio, la visita interna è gratuita. La chiesa è molto bella, sinceramente mi ha colpito molto più all’esterno piuttosto che all’interno. Da l’ile de la Cité sono passata alla vicina ile Saint-Louis e da questa sono arrivata dall’altra parte della riva in direzione Pantheon. Poco distante da qui c’è la famosa università de la Sorbonne. Ho scelto questa zona per fare uno spuntino in un boulangerie-patisserie dove ho preso una baguette alle verdure e un macaron. 

Vista l’ora del tramonto, ho approfittato per avvicinarmi alla Tour Eiffel, che avevo visto solo da lontano, per cogliere l’occasione di vederla con la luce del giorno e poco dopo accesa, con i primi bui.

Terzo giorno

Sabato, vista la presenza dei gilet gialli in centro e in combo con un’esplosione di una panetteria, mi sono allontanata verso la zona de la Défense. Quartiere generale d’affari più grande d’Europa, urbanisticamente molto ben distribuito tra passaggi pedonali, verde, fontane e bellissimi panorami sull’intorno e sulla città. Camminando intorno a la Défense, sono sempre stata con il naso all’insù per poter ammirare tutti i moderni grattacieli che circondano la piazza principale e che ospitano gli uffici delle più grandi multinazionali. Essendo anche un giorno piovoso, ho alternato la mia passeggiata tra gli edifici con la permanenza nel grande centro commerciale che si affaccia sulla piazza ed ho approfittato anche dei saldi invernali per fare qualche acquisto! In metro, non distante da lì, avrei povuto raggiungere la fondazione Louis Vuitton, che per mancanza di tempo ho saltato.

Quarto giorno

Dopo essermi concessa una colazione tipicamente francese con crêpes, mi sono spostata verso il quartiere di Montmartre ed ho camminato per le sue vie fino a raggiungere le Sacre Coeur. Dalla finestra della mia “camera da letto” l’avevo vista risplendere tutte le sere nella sua grandezza, ma da vicino…è davvero enorme e bellissima! La chiesa sia esternamente che internamente (visita gratuita) mi ha subito affascinata, si trova infatti in un promontorio e di fronte si ha una vista bellissima su tutta Parigi!

Dalla sommità, scendono a piedi, si attraversano tutti i vicoletti di Montmartre, quartiere molto affascinante che ti riporta indietro nel tempo, all’epoca degli artisti maledetti!

Scendendo si arriva al Moulin Rouge e poco distante da qui si trova il cimitero di Montmartre dove ho trascorso il pomeriggio passeggiando tra il verde e le tombe di uomini illustri come Foucault, Stendhal, Degas, Zola e molti altri.

La sera, insieme a delle amiche francesi, siamo state in un quartiere più centrale per degustare le crêpes salate. Io ne ho scelta una al salmone davvero squisita! I posti dove poter trovare le crêpes, sia dolci che salate sono infiniti e vi consiglio sinceramente di testarle entrambe!

Quinto e ultimo giorno a Parigi

Il mio ultimo giorno a Parigi è stato un lunedì. Avevo prenotato la visita al Louvre con largo anticipo (molto prima della partenza) attraverso il sito ufficiale del famosissimo museo (costo del biglietto sui 20€).

L’edificio è bellissimo sia esternamente che internamente ma è veramente affollato. Pur essendo le ore 10 di un lunedì era già pieno di persone e visitarlo è stato molto stressante, per quanto la vista di opere bellissime abbiano un po’ appagato il disagio.

Ho trascorso tre ore dentro al museo e ne ho vista solo una piccola parte, un po’ per la sua grandezza, un po’ per la folla e le file davanti ad alcuni quadri più famosi (ad esempio la Gioconda di Leonardo da Vinci). Uscita dal museo ho visitato il giardino delle Tuileries che si trova proprio di fronte. Passando poi per la Place Vendome, ho raggiunto l’edificio dell’Opera e sono entrata nel famoso centro commerciale delle Gallerie Lafayette. Anche se non avete nulla da comprare, entrate a visitare il favoloso palazzo che ospita i negozi delle più grandi case di alta moda, e vale la pena salire e fare la fila per arrivare alla piattaforma che si trova al centro della cupola decorata con vetri di tutti i colori. Due occhi non sono abbastanza per ammirare questa bellezza! 

La mia visita è continuata verso la Place de la Madeleine e poi verso il palazzo dell’Eliseo e si è conclusa con la salita al Trocadero per ammirare la torre Eiffel e Parigi per un’ultima volta da questa altura.

Parigi: dove dormire

Purché fossi ospitata, ho trascorso due notti in un ostello vicino l’appartamento dell’amica che mi ospitava. L’ostello (Generator) pulito, moderno e in una posizione comodissima sia per muoversi a piedi che in metro (l’ingresso si trova proprio di fronte la bocca del metro) mi è costato all’incirca 40€ a notte per una camera mista per 4 persone con bagno in camera. Probabilmente si possono trovare soluzioni un pelino più economiche, ma bisogna allontanarsi un po’ dal centro. Per quanto riguarda il costo del cibo e della vita li ho trovati abbastanza accessibili.

20 commenti

  • Lucia

    Parigi ha sempre il suo fascino! Io l’ho visitata tantissimi anni fa e sinceramente vorrei proprio ritornarci. Certo, vedere Notre Dame adesso non sarà più la stessa cosa… è stato un colpo al cuore vederla distrutta!
    Il ricordo dello splendido panorama dall’alto della Torre Eiffel rimarrà sempre nel mio cuore😍

  • Veronica

    Innamorarsi di Parigi è quasi inevitabile, dopotutto la sua reputazione è quella di essere la città dell’Amore. Trovo che ogni volta abbia tanto da offrire e un mondo da esplorare.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Ho sentito subito empatia con questa città! Mi ha davvero emozionato e fatto venir voglia di ritornare a visitarla!

  • Silvia The Food Traveler

    Non torno a Parigi da troppo tempo e ora mi ha mi fatto venire voglia di partire subito e passeggiare tra le sue strade. L’ultima volta ci sono rimasta per appena tre giorni, di cui l’ultimo praticamente è stato perso perché avevamo il volo presto al mattino. In ogni caso, sono stati proprio pochi e spero di rimediare al più presto.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Ciao Silvia! Spero che tu possa ritornare presto! Comunque a volte vedo voli a pochi € con andata e ritorno in giornata, o al massimo una notte e mi prende la voglia di partire e trascorrere la giornata passeggiando per le sue vie. Sarebbe una follia, ma sarebbe anche fantastico!

  • Claudia

    Il miglior modo per vedere Parigi come hai detto tu è proprio quello di camminare e soprattutto girovagare senza meta perché i posticini più autentici sono sicuramente quelli poco turistici. Ovvio che in una prima visita a Parigi non possono mancare Tour Eiffel, Champs Elysees, Montmartre per questo bisogna tornare almeno una seconda volta!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Condivido proprio tutto quello che hai detto, Claudia! E condivido anche che serve una seconda volta, per amarla ancora di più! Ci tornerò sicuramente, con la scusa di rivedere degli amici che si sono trasferiti là!

  • Lucy

    Un articolo su Parigi… mi ci fiondo! 🙂 Hai fatto un giro bellissimo, degno di una prima volta comme il faut. Che nostalgia!! La prossima volta però, ti prego, vai anche dentro al Centre Pompidou, è una cosa splendida, vedrai!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Grazie Lucy per il tuo consiglio! La prossima volta non mancherò di visitare le Beaubourg, come lo chiamano i francesi!

  • ANTONELLA MAIOCCHI

    che nostalgia di Parigi mi hai fatto venire leggendo il tuo articolo. Il titolo è perfetto perché a Parigi è impossibile non innamorarsi prima di tutto della bellezza della città e poi dei suoi angoli romantici, dei suoi locali intriganti, del pain au chocolat e della Tour Eiffel. Cinque giorni ben spesi!

  • Eliana

    Sono stata molte volte in Francia ma ci credi che non ho mai visto Parigi? E me ne rammarico, soprattutto dopo l’incendio a Notre Dame! Che dire, Parigi è proprio la città dell’amore e del romanticismo e tra arte, storia e luoghi particolari c’è l’imbarazzo della scelta!

  • Raffaella M.

    La Ville Lumiere è proprio la città degli innamorati per eccellenza ed un luogo del quale innamorarsi perdutamente. L’itinerario che avevi studiato è stato progettato molto bene perché ti ha permesso di avere un’ottima panoramica della città e dei suoi principali monumenti nonostante il periodo di manifestazioni dei gilet gialli. Spero che tu sia riuscita a tornare in questa città per visitare quello che avevi saltato in quell’occasione

  • Annalisa Trevaligie-Magazine

    Riamango una voce fuori dal coro. Parigi non mi è mai piaciuta e ho sempre pensato che fosse un pò sopravvalutata come città. Negli ultimi anni poi ha subito un vero e proprio spopolamento di parigini, a favore di numerosi extracomunitari, che contribuiscono non poco ad alzare il tasso di criminalità della città, già in ginocchio sotto il punto di vista della sicurezza. Non mi esprimo sulla Torre Eiffel, che per me rimane e rimarrà sempre un’antiestetica antenna. Salvo Montmartre, che forse è l’unico quartiere che ancora conserva la sua autenticità.

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