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Esplorando la Gola della Rossa di Frasassi: il sentiero per l’Eremo di Grotta Fucile

Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa di Frasassi racchiude così tanti percorsi immersi nella natura che non smettiamo mai di scoprirne nuovi. Dopo aver visitato il Castello di Pierosara, le Grotte di Frasassi e il Tempio di Valadier, questa domenica abbiamo passeggiato lungo il sentiero che conduce all’Eremo di Grotta Fucile. Dove ci troviamo? Nelle Marche ovviamente! Poco distante da Genga, in provincia di Ancona. 

Come arrivare all’Eremo di Grotta Fucile

Le rovine dell’Eremo di Grotta Fucile sono raggiungibili solamente a piedi. Proprio grazie al loro essere isolate sulla loro altura sono un luogo di tranquillità e pace. Meditazione magari, mentre si ammira il bellissimo panorama circostante. La vista è mozzafiato e compensa sicuramente la fatica della salita del sentiero per raggiungerlo.

L’eremo si trova vicino a Castelletta, frazione di Fabriano e per raggiungerlo si deve percorrere parte del sentiero 108. Il punto di partenza del sentiero è contraddistinto da una sbarra chiusa e una cabina dell’Enel. Si prosegue attraversando il ponte prima sul fiume, poi sopra i binari ferroviari. Prima di questo cavalcavia c’è un bivio, verso sinistra si va verso la cava, mentre verso destra si segue il sentiero verso l’Eremo di Grotta Fucile.

Il percorso dura circa 45 minuti. Preparatevi ad una bella salita, perché il percorso sarà tutto così! Un sentiero più che fattibile, ma non adatto a tutti (non ai passeggini tanto per intenderci!). Infatti, oltre a coprire un dislivello di oltre 200 m in un chilometro e mezzo circa, è per grande parte ghiaioso e proprio per questo vi consigliamo un abbigliamento adeguato: scarpe da trekking, cappello e se avete dei bastoncini da trekking meglio. Saranno molti utili in discesa, in alternativa cercate un bel bastone prima di scendere!  

Con un minimo allenamento si fa senza problemi questo tratto del sentiero 108 che fa parte di una camminata di oltre quattro ore che parte da Ponte Chiarodovo ed arriva alla frazione di Castelletta.

Per non lasciare l’auto per la strada abbiamo optato per un parcheggio libero nei pressi di Ponte Chiaradovo a poca distanza dal punto di partenza del sentiero. Si trova anche una mappa con i sentieri presenti in zona che vi aiuterà a trovare le rovine dell’eremo e il percorso da fare per raggiungerlo. 

La storia del monastero e della chiesa di Grotta Fucile

La costruzione dell’Eremo di Grotta Fucile è del 1227 per opera di San Silvestro Guzzolini che a seguito di dissapori con il vescovo della Diocesi di Osimo, città natale della sua famiglia nobile, si rifugiò tra queste montagne. Inizialmente era costituito da piccole celle scavate nella roccia e ancora oggi si può vedere il luogo dove il santo eremita riposava.

Solo successivamente si edificò un piccolo monastero con un cortile ed un pozzo istituendo la prima comunità di monaci benedettini-silvestrini. Tale comunità religiosa ebbe molto seguito tanto da edificare un nuovo monastero: S. Silvestro di Montefano. L’eremo mantenne però comunque importanza tanto da erigere una chiesetta dedicata alla Madonna nel XIII secolo. La Chiesetta di Santa Maria a Grotta Fucile era in stile gotico italiano. Oggi, come d’altronde anche del monastero, rimangono solo alcuni ruderi quali alcune pareti e una copertura a volta a botte. Infatti dal XV secolo si sono alternati periodi di allontanamento e ripresa dell’interesse monastico in luogo così isolato fino al completo abbandono degli ultimi secoli

Pur non paragonabili, non vi nego che vedere le celle scavate nella roccia mi hanno ricordato alcune chiese rupestri visitate a Matera. 

10 commenti

  • Margherita

    Che luogo fuori dal tempo! Conoscevo le famose Grotte di Frasassi, ma sono contenta di essere venuta a conoscenza anche di questo eremo! Le Marche sono una regione ricchissima, che spero avrò l’occasione di scoprire a poco a poco!

  • Eliana

    Tutta la zona dell’entroterra marchigiano offre degli spunti senza pari: è una regione a tutto tondo davvero! Non ci torno dal 2018 ma magari questa estate vengo proprio a visitarla e questo sentiero si presterebbe proprio per una vacanza totalente all’insegna della natura!

  • Chiara

    Conosco bene questo itinerario, uno di quelli che ho più amato durante la mia permanenza nelle Marche (sono stata in questa splendida regione per 3 anni). Ottime indicazioni e foto super!

  • Moira e Raffaella

    Siamo state nelle Marche solo una volta e mi piacerebbe tornarci! Mi piacerebbe organizzare un vero on the road della regione passando anche tra questi luoghi senza tempo, che dalle tue foto sembrano davvero splendidi!

  • Libera

    Questa sì che è una bella zona! Al momento delle Marche ho visto solo la costa del Conero ma mi avete offerto indubbiamente ottimi spunti per tornare e raggiungere questa splendida meta.

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