Consigli pratici per un viaggio on the road in auto in istria
Croazia,  Europa

5 Consigli pratici per organizzare un viaggio in Istria in auto

Il modo migliore per scoprire l’Istria è l’on the road, solo così avrete la libertà di movimento per ammirare la varietà dei paesaggi e delle spiagge presenti fino ai suoi angoli più sperduti. Se state pensando di organizzare un viaggio in Istria con la vostra auto ecco 5 consigli pratici che dovreste sapere prima di andare!

Le Kune croate

Pur facendo parte la Croazia dell’Unione Europea non è presente l’Euro, ma la valuta corrente è la Kuna croata. Come sempre quando viaggio all’estero ho con me la mia Revolut. Con questa carta prepagata gratuita è possibile ritirare fino a 300€ mensili ed effettuare illimitati pagamenti con carta in tutto il mondo senza aggiungere alcuna tassa o commissione applicando il cambio ufficiale. Attenzione però che lo sportello stesso può applicare delle commissioni proprie come mi è capitato in alcuni ATM. Conviene fare delle prove con varie banche e se si può, scegliere quelle locali che di solito non applicano proprie commissioni. La carta Revolut la raccomando per qualsiasi viaggio fuori dalla zona Euro e non solo tra i nostri consigli pratici per organizzare un on the road in Istria in auto. Ricordatevi sempre di avere delle monete in quanto i parchimetri non danno resto e molti prendono solo spiccioli.

Il nostro fidato metano “ci ha tradito”

Come sempre quale migliore alleato della nostra auto a metano per risparmiare in un viaggio on the road? Spesso si dice che i distributori di metano manchino al sud, in realtà abbiamo trovato molti più problemi in questo viaggio tra Friuli Venezia Giulia ed Istria che la scorsa estate in Basilicata e Cilento.

Prima della partenza li abbiamo cercati come sempre tramite l’utilissima app Ecomotori, ma verso Trieste non sono presenti eventuali distributori e neanche in Istria. In tutta la Croazia vi sono solo due distributori, uno a Zagabria e uno a Fiume. Avendo la nostra auto un’autonomia di massimo 250 km, per ridurre i costi del carburante abbiamo scelto di fare benzina in Slovenia (dove costa meno sia dell’Italia sia della Croazia) e lungo la strada del ritorno verso l’Italia fare metano a Fiume. Non vi spaventate questo distributore sembra abbandonato ma non lo è…dopo un po’ esce fuori l’addetto! 

Attenzione alla vignetta in Slovenia

I soldi risparmiati nel carburante li abbiamo investiti nella vignetta slovena. Sembra strano ma per il breve tratto in cui si attraversa la Slovenia si passa per la loro autostrada e risulta obbligatorio comprare il bollino. Su internet avevo trovato strade alternative che venivano spiegate passo dopo passo con articoli o video, ma alla fine abbiamo scelto la via più semplice optando per pagare la vignetta settimanale a 15 € (sì, abbiamo avuto paura della famigerata polizia slovena e delle sue multe!). 

Se come noi scegliete di passare per Fiume, tenete conto che il tratto sloveno per andare in Italia chiaramente aumenta e risulta più difficoltoso evitare le autostrade. La vignetta si può comprare già alla fine dell’autostrada italiana e, per essere valida, deve essere attaccata al parabrezza.

Come funziona l’autostrada in Croazia 

Al contrario della Slovenia, in Croazia l’autostrada funziona come in Italia dove il pedaggio cambia a seconda della tratta percorsa. In particolare in Istria ci sono due tratti autostradali principali che formano una “V” verso Pola. Scorrevoli e comode, non abbiamo trovato traffico o problemi. Unica fila che abbiamo trovato, sia in entrata sia in uscita, è alla dogana tra Slovenia e Croazia. Sinceramente non ho capito bene il perché sia presente questa dogana dove controllano i documenti e non sia un passaggio libero come al confine tra Italia e Slovenia, pur facendo parte tutte dell’Unione Europea.

La massima velocità è pari a 130 km/h proprio come in Italia. Al casello si può pagare anche con la carta se non avete kune con voi e alcune di frontiera accettano anche gli euro. Praticamente quasi in tutta l’Istria abbiamo trovato sempre la doppia indicazione delle città: nome in croato e nome in italiano. 

Conoscere e comprendere la complessa storia dell’Istria

Per un italiano trovarsi in Istria è strano o per lo meno per me è stato così. Ci si sente a casa, e allo stesso tempo all’estero. Dovunque è presente e tangibile “l’italianità“, non a caso quasi sempre è presente la doppia lingua. La cucina tipica è più simile a quella italiana che a quella croata. A Pola ogni anno, il 18 agosto, vi è la commemorazione della strage di Vergarolla con le autorità locali e le associazioni italo-istriane. Questo attentato nel 1946 è stata una delle cause che ha spinto migliaia di italiani ad emigrare dall’Istria

Molte persone, sopratutto non giovani, parlano italiano o per lo meno lo capiscono. Parlando con il padrone dell’airbnb dove abbiamo soggiornato a Pola con un semplice esempio ci ha fatto comprendere la complessità della storia di questa penisola. Suo nonno era nato nell’Impero austro-ungarico, suo padre in Italia, lui nella ex-Jugoslavia e suo figlio in Croazia. Eppure erano tutti nati sempre nella stessa città, Pola.

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