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Un giro del mondo in cucina

L’altro giorno ero seduta alla mia scrivania in ufficio e mi è venuta una voglia immensa di polpette alla birra. Si, quelle che ho mangiato durante il mio viaggio a Bruxelles. Buonissime! Chissà quando potrò tornare a mangiare tutte le specialità della cucina estera?

Così ho deciso di fare un giro del mondo in cucina, provando a cucinare qualcosa provato durante i miei viaggi. Vi porto con me in questo viaggio culinario! Pronti? Via!

Il rito del tè cinese

Come abbiamo spoilerato nel nostro profilo Instagram, sono un amante di tè verde. Mi definisco una “drogata di tè verde”. Ne bevo circa un litro e mezzo al giorno e sono sempre pronta a provarne nuove varietà e tipi. Uno dei miei preferiti è senza dubbio il matcha. Il matcha è tè verde in polvere, dal sapore molto forte e amaro. Ha proprietà energizzanti ed è ricco di vitamine e minerali. Pensate che è il tè con la maggior percentuale di antiossidanti.
Il tè matcha è famoso soprattutto per la tradizionale cerimonia del tè che si svolge in Cina. Per questo evento si utilizzano infatti le foglie di tè verde pressate e ridotte in polvere.

Per preparare il tè matcha in casa avete bisogno di un kit composto da: chawan, chasen, chashaku. 

Il chawan è la tazza dove si prepara e serve il tè, solitamente non viene lavata, ma solamente ripulita con un panno di cotone bianco.

Il chasen è il frustino di bamboo. Questo frustino è ricavato da un solo pezzo di bamboo e ne esistono di diverse qualità. Per una qualità buona di chasen, consiglio di prenderne uno di qualità almeno 80.

Il chashaku è una sorta di cucchiaino, sempre in bamboo, che vi permetterà di prendere la giusta quantità di polvere per farne una tazza di tè.

Ah, non dimenticate che il tè verde non si fa ad alte temperature, solitamente ad 80 gradi, ma dipende dal tipo. In questo caso, per il matcha, va bene una temperatura tra i 75 e gli 80 gradi.

Se volete rendere un po’ più dolce il sapore del matcha, potete optare per la preparazione del matcha latte. Il matcha latte è una bevanda che si prepara mescolando il tè matcha al latte montato. Ricordatevi che per montare il latte deve essere ad una temperatura di 4° (temperatura da frigo). Potete scegliere una qualsiasi tipologia di latte, io solitamente uso quello di soia e montarlo con un semplice minipimer, per poi versarlo nel bicchiere. Aggiungerete poi il matcha caldo. Et voilà, il vostro matcha latte!

La tortilla spagnola

Se ci seguite da un po’, sapete già quanto siamo legate alla Spagna e spesso ci mancano tanto anche le sue specialità culinarie.

La cucina spagnola è una cucina di stile mediterraneo, molto simile per ingredienti e sapori alla nostra cara cucina italiana.
A volte mentre provavo alcune tipicità in Spagna mi veniva in mente “ma perché questo non l’abbiamo scoperto noi italiani?”. 

Con il senno di poi ho capito che anche gli spagnoli hanno una cultura culinaria degna di nota e che preferivo che l’avessero fatte loro queste scoperte, così posso avere una scusa per tornare in Spagna e mangiarle.

La tortilla non è una semplice frittata di patate e cipolla!
Ricordo che la mia coinquilina di Madrid, Carmen, mi diceva sempre che per fare una buona tortilla ci vogliono ore ed ore di cottura.

Vanno fritte le patate a fuoco lentissimo e, non ve lo immaginerete mai, si friggono in olio di oliva! Poi va fritta anche la cipolla, tritata, sempre a fuoco lento. Preferibilmente la cipolla è meglio farla friggere in una pentola diversa da quella dove hanno fritto le patate. Una volta scolate, sia le patate che la cipolla, vanno messe in un contenitore al quale, una volta raffreddate, si aggiungono le uova, già sbattute. Va mescolato il tutto e poi versato in una padella antiaderente leggermente bagnata con l’olio. Ora la parte più paziente.

Il composto versato va fatto cuocere lentamente e quando la parte superiore si sarà cotta, bisogna dare “la vuelta”, aiutandosi con un piatto, si gira la tortilla e la si colloca di nuovo sulla padella calda, sottosopra, così da far finire la cottura anche alla parte superiore. Un altro paio di minuti e sarà pronta per essere servita!

La parte della “vuelta” è sicuramente la parte più complessa, soprattutto se la tortilla è di grandi dimensioni. Un trucchetto volendo però c’è. Si può utilizzare una padella doppia girafrittata per aiutarsi e non fare disastri sul piano cottura! 

Il curry wurst berlinese

Se siete mai stati a Berlino, sapete bene che non c’è una cultura o specialità culinaria prevalente in città. Potete provare cibi da tutto il mondo e io l’ho adorato per questo. Ogni sera mi accomodavo a tavola in un continente diverso. Un paradiso per il mio stomaco! 

A Berlino avrete una selezione e una scelta culinaria davvero enorme.

Eppure, i famosi spatzle, i bretzel e altri cibi che siamo soliti classificare come “tedeschi”, sono tipici del sud, della Baviera.
E allora a Berlino cosa c’è di tipico?
Ecco che arriviamo al dunque. La città di Berlino e la “tradizione” culinaria è super orgogliosa dei suoi curry-wurst. 

Il curry-wurst non è altro che un wurstel che viene farcito con ketchup e curry in polvere.
Molti di voi si staranno chiedendo “ma che piatto tipico è questo?” ed effettivamente la pensano così anche molti tedeschi che prendono in giro i berlinesi per questo loro orgoglio. Però, lasciatemelo dire, il curry-wurst è una cosa fenomenale. E’ buonissimo, io lo adoro e soprattutto adoro comprarlo dai “rivenditori ufficiali”. Il vero curry wurst va comprato nei baracchini per strada, mangiato con le forchettine di plastica, appoggiato sul vassoio di cartone. E se passate per Mehringdamm, non potete perdervi una sosta al Curry 36, il più famoso in tutta Berlino. Si, ci sarà sicuramente la fila, ma ne varrà la pena!

Il waffle dal Belgio

La prima volta che mangiai un waffle, avevo 11 anni, mi trovavo in Francia e la mia corrispondente francese li aveva fatti per merenda. In francese si chiamano goffres.
In Belgio ovviamente non ho perso l’occasione di provare gli originali! Così me ne sono presa uno (o forse più di uno – ma questo è un segreto) farcito con topping al cioccolato.
Volete sapere come è finito il nostro incontro? Al ritorno in Italia mi sono presa la waffle maker per farmeli in casa. La macchinetta che ho io ha due stampini di circa 12 cm x 12 cm. La ricetta? Mescolare le parti liquide: burro, uovo e latte, alle parti solide composte da zucchero (io di solito uso lo zucchero a velo) e farina. Versare il composto, che avrà raggiunto una consistenza densa, nella macchinetta e aspettare che la luce diventi da rossa a verde. Farcire con topping al cioccolato, caramello, zucchero a velo o anche frutta! Saranno strepitosi!

Queste sono solo alcune delle prelibatezze che ci hanno colpito durante i nostri viaggi. Sono preparazioni molto semplici, soprattutto se le ho potute replicare io che sono negata in cucina! Se seguirete i nostri consigli e proverete le “nostre” ricette, fatecelo sapere! 

23 commenti

  • Paola

    Devo confessarti di non aver avuto il coraggio di mangiare i currywurst in Germania 🙂 In Baviera però li fanno con una salsa a base di senape, non li ho visti con il ketchup (che mi schiferebbe pure di più ahahahah). Però mi trovi d’accordissimo sulle altre cose. Invece riguardo alla tortilla mi hai fatto venire in mente che è uguale uguale alla famosa frittata di patate di una mia amica calabrese quindi dovrò mangiare per indagare meglio!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Anche a Berlino puoi aggiungere la senape. Tutte le salse sono sempre a disposizione in dispenser nel chioschetto! Però il classico è appunto ketchup e curry, per me un abbinamento semplice, ma che adoro! Ti consiglio di fare un tentativo una volta, ma prendilo a Berlino, che è il loro unico “piatto” tipico!
      E pure la tortilla, se non l’hai mai provata…ti consiglio di farlo al più presto (magari a Torino trovi un locale di cucina spagnola e lo aggiungi al tuo tour!)

  • Valentina

    Che bell’articolo! Mi hai fatto venire anche un certo appetito – sarà che ci stiamo avvicinando all’ora del pranzo, ma questo tuo blogpost invoglia ad assaggiare tutto!
    Amo la tortilla spagnola. Ho vissuto varie volte in Spagna, ma non ho ancora imparato a farla. Il mio problema è proprio “la vuelta, infatti anche quando faccio la frittata in padella, combino un disastro (per questo motivo la maggior parte delle volte la frittata la cuocio al forno). Non sapevo della padella doppia girafrittata, sembra che faccia proprio al caso mio 🙂
    Buonissimi i waffle! Spesso li faccio e quelli mi escono bene 🙂

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Il Natale si avvicina…magari potresti pensare di fartela regalare, così puoi fare una prova! Nemmeno io sono un’esperta in cucina, anzi tutto il contrario, infatti molto spesso la mia tortilla finisce sul fornello!

  • Annalisa Trevaligie-Travelblog

    Sono da sempre appassionata di cibo in viaggio, e dunque convinta che se non assaggi i piatti locali non hai viaggiato per nulla. E’ sempre bello testare, assaggiare, gustare specialità tipiche dei posti che Si visitano. Tra tutti quelli elencati la tortilla non mi va proprio giu sai? Eppure le ho dato diverse opportunità…. mah! Eè un sapore che non mi Si addice.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Mannaggia non l’avrei mai detto! Non avevo mai incontrato persone che non amassero il gusto della tortilla. Magari la prossima volta puoi tentare con qualche variante di questa. Con zucchine, cipolla caramellata o gamberetti!

  • paola

    Bellissimo viaggio. L’ho assaporato con i ricordi per i quali mi sono tornati persino i profumi! Sono infatti tutti piatti che mi ricordano grandi viaggi e meravigliose esperienze. E che fame!

  • Michela

    Condivido con te il fatto di essere drogata di the verde! Io preferisco gustarlo freddo. Lo preparo con le bustine e me lo gusto dopo due ore dalla preparazione,mi rinfresca e mi da la carica! Mi raccomando rigorosamente no sugar!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      No sugar, ovviamente! Ma le bustine? Devi prendere quello sfuso, le foglie essiccate in maniera naturale o al massimo il matcha! Tutto un altro sapore da quelli in bustina! Io me lo sono fatta portare anche dalla Cina anni fa!

      • Marina

        La cerimonia del tè giapponese!
        Tu pensa che io a suo tempo avevo seguito un corso di cerimonia del tè giapponese! Fu magnifico!
        Il marcha è un tè eccezionale nel panorama dei tè globali. Grazie per averne parlato!

        • trottoleinviaggio@gmail.com

          Che bello il corso sulla cerimonia del tè! Io ho visto tanti video e ho degli amici appassionati che mi hanno spiegato tante cose. Prima o poi spero di andare in Cina e seguire un corso anche io!

  • Claudia

    Anche io mi innamoro dei piatti che assaggio in giro per il mondo e poi provo a replicarli a casa! Mi succede più spesso per i dolci come i dolci marocchini o il Pastel de Nata portoghese.

  • Stefania

    Che viaggio di gusto interessante!!! Devo ammettere che non ho mai assaggiato il curry wurst, forse perché non sono mai stata a Berlino ma ho fatto una bella scorpacciata di tortilla 😋😋

  • Sara

    Ma che buono questo tour fra le specialità culinarie! La mia preferita è sicuramente la specialità belga, adoro le gaufres in tutte le salse e anche io ho comprato la gaufriera per poterle fare a casa! Del resto io in Belgio ci sono nata 🙂

  • Eliana

    Con questo viaggio virtuale mi hai fatto davvero sognare di assaggiare anche per la prima volta questi piatti così tipici! Il Wurst tedesco è ovviamente il mio preferito ma come si fa a riunciare al Waffle di Bruxelles? Pieno di cioccolato poi… Ingrasso al solo pensarci mamma mia!

  • Libera

    Anche a me piace assaggiare i piatti tipici delle località che visito. Rimango una estimatrice del the e sono sempre alla ricerca di varietà nuove e differenti

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