Cosa fare a Venosa in mezza giornata: visitare l’Incompiuta
Durante il nostro tour della Basilicata ci siamo fermati in uno dei borghi più caratteristici da visitare in provincia di Potenza: Venosa e la sua Incompiuta. Ecco cosa vi consigliamo di fare in una tappa di mezza giornata a Venosa, uno dei borghi più belli d’Italia.
Carpe diem e andiamo alla scoperta della città di Orazio!
Alla scoperta dell’Incompiuta
“Il sogno delle rovine: fingere di essere costruzioni non ancora ultimate”
Stanislaw Jerzy Lec
Difficile trovare una citazione che calzi più a pennello per l’Abbazia della SS. Trinità di Venosa. La città lucana famosa per essere la città natale di Orazio, ma anche per la sua Incompiuta. Una chiesa in un “cantiere eterno”, perché, come suggerisce il soprannome, non si è mai concluso. I motivi per cui non si siano mai riusciti a terminare i lavori all’Abbazia della SS. Trinità non sono chiari, ma ci hanno permesso di poter ammirare con i nostri occhi come funzionava un tempo la costruzione di nuovi edifici religiosi. Quando si decideva di ampliare una chiesa già esistente – in questo caso la Santissima Trinità – non si demoliva subito la chiesa precedente, ma la si abbatteva solo nel momento in cui si era conclusa la nuova. In tal modo abbiamo una “chiesa nella chiesa”.
Questa abbazia testimonia la storia di Venosa ed è una tappa imprescindibile anche se si ha a disposizione solamente mezza giornata per visitare la cittadina lucana. Si trovano qua le testimonianze delle principali civiltà che hanno abitato questo luogo. In origine era un edificio romano del quale rimangono i mosaici, come anche del tempo dei Longobardi e dei Normanni. La chiesa antica di epoca paleocristiana si contrappone alla chiesa nuova incompiuta dell’XI- XII secolo. Proprio in questo periodo si decide di ampliare la chiesa presente dietro all’abside, per edificare una grande basilica che potesse contenere tutti i fedeli.
E’ suggestivo passeggiare al suo “interno”. Ho messo le virgolette, perché di fatto si è circondati di mura, ma non è mai stata realizzata la copertura. Non vi nego che, seppur diverse, mi ha ricordato la famosa Abbazia di San Galgano e la meno conosciuta Chiesa di San Francesco di Fano. Si contrappongono in un perfetto equilibrio il prato verde, la pietra chiara e il cielo azzurro. Un luogo silenzioso e di pace, come ci si immagina un ambiente spirituale, ma a contatto con la natura. Come molti monumenti a Venosa, l’abbazia è stata costruita con materiali dismessi da altri edifici ed osservando bene si trovano simboli qua e là che in una chiesa non ci dovrebbero essere. Come ad esempio la stella di David o parti di incisioni latine.
Il Parco archeologico di Venosa
Si può visitare l’Incompiuta passando solo attraverso il parco archeologico. Non vi è un accesso diretto dalla chiesa antica. Con lo stesso biglietto (3€) potrete visitare poi il museo archeologico, ospitato insieme alla biblioteca comunale, all’interno del Castello Aragonese del XV secolo. Noi non l’abbiamo potuto visitare, perché in restauro, ma dalle foto già solo per il cortile con la grande loggia colonnata che si affaccia sulla corte interna del castello merita una tappa.
Venosa fu una colonia romana fondata nel 291 a.C. e come, già detto, diede i natali al famoso poeta latino Quinto Orazio Flacco. Oltre la casa dell’autore latino, è possibile ammirare all’interno del parco le rovine e i mosaici di alcuni dei più importanti edifici pubblici e privati romani come le terme, quartieri residenziali, una domus e l’anfiteatro. Quest’ultimo è visibile solamente dalla strada in quanto normalmente è chiuso e non è visitabile. Non solo testimonianze romane, ma anche medievali in quanto sono presenti resti di costruzioni ecclesiastiche.
Anche se esterna al parco seppur confinante, da visitare la chiesa antica, ad ingresso libero ma aperta solamente negli orari 8-12 e 16-18. Al suo interno le tombe degli Altavilla e di Alberada di Buonalbergo, la cripta e alcuni mosaici di origine romana e paleocristiana.
Cosa visitare nel centro di Venosa
Cosa fare a Venosa in mezza giornata dopo aver esplorato il parco archeologico e l’Incompiuta? Andare a visitare il suo centro storico. Oltre al già citato Castello Aragonese da non perdere la cattedrale di Sant’Andrea Apostolo e le fontane sparse per la città, come la Fontana Angioina.
Venosa è conosciuta per essere “la città di Orazio”. Proprio questa cittadina era la terra natale del famoso poeta latino Quinto Orazio Flacco. Si può visitare la sua abitazione e la piazza Orazio con la statua del poeta. La casa di Orazio è un edificio romano con la facciata in mattoni a legatura reticolata e all’interno erano presenti ambienti termali.
Se si ha a disposizione più tempo nei pressi di Venosa, tra le sue colline dorate di campi di grano, si possono visitare il sito preistorico di Notarchirico e le catacombe ebraiche del III – VII secolo d.C.
5 commenti
Eliana
Ma che particolare questo luogo! Mi fa venire in mente alcune cattedrali della Scozia o quella di San Galgano in Toscana: adoro le rovine anche se queste non so se si possano definire tali trattandosi di un’opera incompiuta. Sicuramente un luogo da tenere a mente!
trottoleinviaggio@gmail.com
Sono luoghi surreali, anche a me ha ricordato San Galgano
Ilenia
Un luogo veramente suggestivo; hai ragione quando la accosti a San Galgano, l’ha ricordata anche a me. Forse il fato che sia incompiuta le regala quell’alone di mistero che affascina sicuramente quanti la visitano. Molto interessante anche il parco archeologico con i suoi mosaici e affreschi
trottoleinviaggio@gmail.com
Si, anche secondo me il fatto di non essere solo rovine ma proprio un cantiere eterno regala un alone di mistero in più a questo luogo
Alice delle Meraviglie
Ma che meraviglia, poi per una come me che non riesce mai ad ambire alla perfezione, un po’ per timore e un po’ perché la trovo noiosa, urge correre e far di questo luogo il proprio simbolo.