archeologia a metaponto
Basilicata,  Italia

Archeologia a Metaponto

Metaponto è conosciuta per essere una delle mete balneari ioniche della Basilicata, ma non deluderà neanche a chi subisce il fascino dell’archeologia. Metaponto fu la città della Magna Grecia che ha accolto Pitagora dopo il suo esilio da Crotone. Proprio in questa colonia fondò la famosa scuola pitagorica. Cosa non perdere per una visita all’insegna dell’archeologia a Metaponto? Sicuramente il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto e le Tavole Palatine

Visitare il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto 

A poche decine di chilometri da Matera si trova Metaponto, frazione del comune di Bernalda. Proprio in queste terre sorgeva una delle più ricche e fiorenti città della Magna Grecia fondata nel VII sec. a.C.. Ancora oggi sono presenti interessanti testimonianze di questo importante passato tra i quali si intrecciano quelle della vita di Pitagora. Il famoso filosofo e matematico trovò rifugio per fuggire dalla tirannide di Policrate e fondò la sua scuola proprio qua. 

Visitare il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto è uno dei modi migliori per comprendere l’evoluzione storica dell’area dall’età del bronzo fino all’avvento dei romani. Come sempre il percorso espositivo del museo è in ordine cronologico e si concentra sul periodo legato alla Magna Grecia di Metaponto. Reperti e testimonianze storiche ed artistiche di rilievo sono custodite al suo interno, ritrovate nelle vicine aree archeologiche e nei pressi delle Tavole Palatine. Ho trovato molto interessante, in particolare, gli approfondimenti sulla dea Era e su Pitagora, ma anche sulle ribellioni verso i Romani da parte della cittadina per riacquisire la propria indipendenza ed autonomia. 

Per visitare il museo si deve pagare un biglietto di 2,50 € acquistabile direttamente in loco e, senz’altro, ne vale la pena. L’ho trovato un museo moderno ed interessante, molto luminoso grazie al suo cortile interno vetrato.

Visitare le Tavole Palatine

Personalmente il luogo che più mi ha colpito. Le Tavole Palatine negli orari di apertura sono di libero accesso e all’interno c’è un parco dove ci si può rilassare e i bambini possono giocare. Trovo sia un bel modo di “godere” delle testimonianze del proprio passato, come facessero ancora parte della nostra vita odierna. Un modo per “vivere” le rovine, avvicinandoci ad esse. 

Le Tavole Palatine sono i resti di un tempio dorico periptero esastilo della seconda metà del VI secolo a.C. dedicato ad Era. Era un luogo sacro esterno alla città antica, ma posizionato in un luogo strategico perché lungo un importante asse della viabilità. Questo santuario dedicato alla moglie di Zeus è stato associato dalla tradizione popolare anche alla Scuola o Tomba di Pitagora, in memoria del filosofo e matematico. Il nome “Tavole Palatine” probabilmente deriva dalla zona dove in passato aveva sede un antico palazzo regio, poi trasformato nella sede del santuario.

Nel tempio originariamente erano presenti 32 colonne scanalate con capitelli dorici. Era composto di una peristasi di 12 colonne lungo i lati lunghi e 6 lungo i corti, di cui oggi ne rimangono solo 15

Visitare il Parco Archeologico dell’area urbana di Metaponto

Per concludere la visita all’insegna dell’archeologia a Metaponto abbiamo visitato il Parco Archeologico dell’area urbana. L’ingresso è libero, ma non sempre il parco è aperto per mancanza di personale. Prima di andare conviene contattare il Museo Archeologico e chiedere. 

Sinceramente ci ha deluso un po’ per via del suo stato di semiabbandono e degrado: erba alta, cartelloni illeggibili e percorsi indefiniti. Abbiamo passeggiato tra le rovine senza riuscire a comprendere bene di cosa si trattasse. Tra i resti dell’antica città della Magna Grecia vi sono tre templi e un teatro greco. Non essendo presenti colline naturali crearono un rilevato artificiale per poter edificare il teatro cittadino. I templi sono due dorici e uno ionico, dedicati ad Apollo, Atena e Artemide. Molto belli alcuni capitelli e decorazioni che si trovano all’interno dell’area archeologica, ma se avete a disposizione poco tempo per visitare Metaponto vi consigliamo di saltare questo parco per concentrarvi sul Museo Archeologico e sulle Tavole Palatine. 

12 commenti

  • Federica Assirelli

    Sono già due volte che ci passo vicino in trasferta dalla Puglia alla Calabria senza il tempo per fermarmi! Mi dispiace perché vorrei proprio vedere le Tavole Palatine. Mi devo organizzare per andarci apposta, altrimenti salta sempre!

  • Stefania

    La Basilicata la conosco poco e niente. Ho visitato solamente pochi mesi fa la famosissima Sassi di Matera ma effettivamente c’è molto altro e questo articolo ne è la prova!!!

  • Mariarita

    La Basilicata è una regione che conosco ancora molto poco (e mi dispiace molto per questo). Metaponto sembra super interessante, neanche sapevo ci fosse un Museo Archeologico! Per quanto riguarda lo stato di semi.abbandono, non mi stupirei molto. Siamo in Italia e di situazioni simili ce ne sono troppe (anche nel mio comune), ma è giusto portarle all’attenzione parlandone e divulgandole

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Già, spesso associamo alla Basilicata solo Matera, ma in una settimana abbiamo scoperto una regione davvero sorprendente!

  • Annalisa Trevaligie-Travelblog

    Ho sempre sentito ben parlare di questo posto, ma finora non ho mai preso seriamente in considerazione una visita nei territori calabresi. Rimane infatti una delle regioni che ancora non abbiamo avuto modo di esplorare. ma vista la vicinanza, spero sia una delle prime in cui possa fiondarmi non appena sarà possibile sconfinare dalla regione!

  • Eliana

    Quando si pensa alla Basilicata si pensa solo a Matera e invece… Guardate che patrimonio ha questa regione! Non ci sono ancora mai stata ma mi piacerebbe un giorno poter fare un on the road proprio visitando questi luoghi!

  • marina

    Non ho ancora visitato Metaponto, ma ne conosco la storia e l’importanza nell’antichità, come una grande e potente città della Magna Grecia. Se ti piace il genere, consiglio la visita, in Calabria, delle aree archeologiche di Sibari e di Crotone, anch’essi importanti centri della Magna Grecia.

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