Amici delle Trottole: Silvia e i viaggi attraverso l’arte
Un nuovo appuntamento, una nuova ospite, Silvia e i suoi viaggi che sono spinti dall’arte, ma non solo.
Come ho conosciuto Silvia
Silvia è stata prima la mia insegnante di danza, poi la mia insegnante di arte ma è soprattutto un’amica. Abbiamo deciso di invitarla perché nei suoi viaggi c’è sempre arte, in tutte le sue forme, che sia un quadro, una scultura, della musica o un balletto. Ci piace la sua prospettiva di vedere nuovi posti e avvicinarsi a nuove culture attraverso l’arte.
Oggi per noi ha deciso di parlare di sé, dei suoi viaggi e di uno dei più famosi street artist del panorama contemporaneo. Non vi sveliamo nulla, ma vi lasciamo al suo articolo!
Chi è Silvia
Ciao a tutti, mi chiamo Silvia Donati, sono docente di disegno e storia dell’arte in un liceo di Rimini, insegnante di danza e coreografa. L’amore per la danza e la passione per l’arte mi hanno sempre spinta a viaggiare parecchio, soprattutto per motivi di studio. Così mi sono ritrovata a visitare per 7 volte New York e per 3 San Francisco, studiare danza e inglese, frequentare i college e i campus americani, percepire queste nuove esperienze non più da turista ma da cittadina quasi-statunitense.
Ho visitato per ben due volte il Canada con le sue meraviglie naturalistiche e quell’attenzione di tutta la popolazione al godersi la vita, ho portato le mie coreografie fino a Shanghai all’interno dell’Università dello Sport in una festa di fine anno in cui si esibivano studenti da tutto il mondo.
Un bagaglio che si è andato mano a mano a riempire di nuove esperienze, nuove conoscenze, valigie e aeroporti. Guardandomi indietro ho un aneddoto per tutte le città visitate e per tutti gli occhi che ho incrociato.
Ovviamente ho girato in lungo e in largo gran parte dell’Europa, per studio, per svago o per accompagnare gli studenti in gita e, anche nelle tappe che sono state spesso doppiate, la percezione di questi luoghi è sempre cambiata nel tempo.
L’ultimo viaggio e la street art
Partirò però dalla fine, dall’ultimo viaggio possibile prima che questo 2020 portasse alla chiusura totale delle frontiere ed è stato, per mia fortuna, forse uno dei viaggi più significativi della mia vita. Ormai da adulta, con una consapevolezza diversa e soprattutto con occhi sempre più curiosi, spronata da una cara amica, ho raggiunto Israele e la Palestina in quella che può definirsi molto più di una semplice vacanza.
Nell’immergermi nella storia, l’arte, la religione, in un forte incrocio di etnie, sono andata alla scoperta del famoso muro in cui lo street artist Banksy è intervenuto raccontando la “speranza” che si cela al di là, e ho avuto la fortuna di visitare il famoso Walled Off Hotel da lui ideato e totalmente arredato.
Spero che la mia esperienza possa incuriosirvi e chiarirvi questa forma d’arte con tutte le sue differenti sfaccettature e possibilità.
Buona lettura
Per leggere l’articolo, cliccate qui e fatevi un bel giro tra le strade di Betlemme insieme a Silvia e Safe (e scoprite chi è!).
6 commenti
valeria polverino
Che amica interessante la vostra Silvia! Da amante di Banksy e della street art in generale provo una sana invidia per il suo ultimo viaggio!
trottoleinviaggio@gmail.com
Si, molto interessante! Ci riteniamo fortunate a conoscerla
Silvia The Food Traveler
Sono stata in Israele e in Palestina a fine 2019, anche se ora sembra lontano anni luce. Una zona con tanti contrasti e tanti aspetti difficili da capire, ma di una bellezza unica. A differenza di Silvia non sono un’esperta d’arte ma per fortuna siamo stati consigliati dal nostro hotel sulle tappe da fare per vedere i murales e i loro messaggi di speranza e libertà.
trottoleinviaggio@gmail.com
Anche io nel 2019, una bellissima esperienza
Federica Assirelli
Che percorso di vita e di esperienze interessanti ha la vostra amica! Non sapevo dell’hotel aperto da Banksy! Mi piace questo aspetto artistico contemporaneo di un luogo che siamo abituati a considerare solo dal punto di vista religioso
trottoleinviaggio@gmail.com
Anche noi, grazie a Silvia, abbiamo scoperto tante cose di cui non eravamo a conoscenza