Viaggiare in una meta sconsigliata dalla Farnesina

Quando stiamo per partire per un viaggio in un Paese socio-politicamente instabile dobbiamo verificare che tutto sia in sicurezza, ma soprattutto constatare che non sia una meta sconsigliata dalla Farnesina.

Come faccio a capire se è pericoloso recarmi in un certo Paese? 

Innanzitutto dobbiamo controllare le informazioni sul Paese dove siamo diretti. Per farlo basta collegarci sul sito del Ministero degli Affari Esteri e andare nella sezione “Viaggiare/Partire per l’Estero”. A questo punto troviamo una serie di faq nelle quali possiamo già incontrare le risposte alle nostre domande. Per avere un quadro più approfondito della situazione politica della nostra meta possiamo collegarci alla pagina di Viaggiare Sicuri. Qui grazie alla ricerca per Paese possiamo ricevere tutte le informazioni riguardo la nostra destinazione e soprattutto scoprire se il nostro Stato ci sconsiglia di recarci in certe zone.

E se la mia meta è sconsigliata dalla Farnesina?

Nel caso in cui, una volta trovate le informazioni sulla propria meta di viaggio, questa sia sconsigliata dalla Farnesina, l’opzione da considerare è quella di annullare il viaggio. In caso di eventi socio-politici che possano rendere la permanenza instabile e poco sicura per un turista, vengono anche annullati i voli. La stessa compagnia aerea potrebbe inviare un avviso in cui concede il viaggio solo in casi estremi, e il turismo non rientra tra questi. Se la situazione nel Paese degenera, molto spesso sono gli stessi aeroporti ad essere chiusi, rendendo impossibile ogni sorta di atterraggio di passeggeri.

La mia meta è sconsigliata, quando partire comunque

Nel nostro caso ci è successo di partire comunque per un viaggio la cui meta era sconsigliata dalla Farnesina. Perché siamo comunque partite? Siamo forse delle sprovvedute? Assolutamente no. Siamo partite per il Perù, mentre nel Paese si svolgevano rivolte politiche. Molti siti turistici erano stati chiusi e alcune città avevano addirittura il coprifuoco. Non siamo però partite senza aver considerato bene la nostra scelta. Siamo partite per Lima, città dove conosciamo alcune persone locali che ci avrebbero ospitato durante la nostra permanenza. Inoltre pochi giorni prima della nostra partenza la situazione si era tranquillizzata e i luoghi turistici erano stati riaperti. La situazione in loco era molto più tranquilla di come veniva dipinta in Europa e ci siamo mosse sempre in sicurezza, nei posti che lo Stato aveva dichiarato essere tornati sicuri.

Anche se la nostra meta era sconsigliata, ma apparentemente sicura in loco, abbiamo deciso di stipulare un’assicurazione di viaggio che coprisse eventuali situazioni socio-politiche instabili. Inoltre abbiamo registrato ogni nostro spostamento sul sito della Farnesina Dove Siamo nel Mondo. Su questo portale, dopo aver creato un’utenza, si possono inserire le destinazioni, i luoghi in cui si alloggia, siano essi abitazioni di familiari-amici o strutture alberghiere, nome e cognome così come numero di telefono di chi viaggia con noi e in ultimo il dato di un familiare da contattare in caso di problematiche. In questo modo, qualsiasi cosa succeda, lo Stato Italiano è a conoscenza di più informazioni e può contattarci facilmente attraverso i dati forniti.

In conclusione è sempre bene verificare le condizioni del Paese in cui siamo diretti e se si conosce qualcuno in loco farsi descrivere la situazione per valutare se affrontare comunque il viaggio anche se si tratta di una meta sconsigliata dalla Farnesina.

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