museo jago rione sanità napoli
Campania,  Italia

Il Museo di Jago nel rione Sanità di Napoli

Se anche voi apprezzate l’arte dello scultore italiano Jago avrete la possibilità di ammirare alcune delle sue opere a Napoli, nel rione Sanità. 

Il Museo di Jago nella Chiesa di Sant’Aspreno ai crociferi

Appena abbiamo prenotato il nostro weekend a Napoli, abbiamo subito deciso di visitare il Museo di Jago, aperto da maggio 2023. Dove si trova il museo di Jago a Napoli? Nel Rione Sanità, all’interno della Chiesa di Sant’Aspreno ai crociferi.

Personalmente ho scoperto Jago tramite la sua famosa opera dedicata a Papa Benedetto XVI “Habemus Hominem”. Quest’opera è mutata nel tempo, in quanto a seguito delle sue dimissioni ha modificato la sua scultura “spogliandola” dai vestiti da papa accentuando il suo lato umano. Quest’opera non si trova all’interno del Museo di Jago a Napoli, ma è itinerante come si può vedere dal sito ufficiale di Jago

All’interno della Chiesa di Sant’Aspreno ai crociferi potrete invece ammirare altre bellissime opera, alcune delle quali le ho trovate emozionanti. Il biglietto d’ingresso costa 10€, salvo riduzioni, e comprende un’iniziale spiegazione di uno dei ragazzi della cooperativa La Sorte. Visitando il museo di Jago, contribuirete a sostenere questi ragazzi del Rione Sanità, che grazie a questi luoghi, non sono costretti ad andarsene dal loro quartiere per trovare un lavoro in regola ed onesto. Durante la visita si sente la loro passione e amore per il quartiere e la loro speranza, in un futuro migliore e di rinascita del rione.

Mi piacciono le opere di Jago, oltre che per i dettagli incredibilmente reali, anche perché tratta temi classici dell’arte con una chiave contemporanea. L’opera che maggiormente, come donna, mi ha colpito è stata senz’altro “Aiace e Cassandra”. Solitamente nell’arte le donne subiscono passivamente violenze e percosse come se rimanessero impassibili. Con quest’opera Jago mostra la “ribellione” di Cassandra che si oppone con tutte le sue forze allo stupro che sta per subire. Molto bella anche “La Pietà” dove i “ruoli si scambiano” ed è il lato sensibile dell’uomo che emerge insieme al suo dolore per la perdita della donna amata.

Il Figlio velato

Sempre con lo stesso biglietto d’ingresso del Museo di Jago potrete entrare anche nella settecentesca Cappella dei Bianchi della Chiesa di San Severo fuori le mura dove è ospitato “Il figlio velato”. Anche qui sarete accompagnati da uno dei ragazzi della cooperativa La Sorte. Una scultura molto toccante, che ricorda e rivisita in chiave moderna il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Rappresenta un bambino morto coperto da un velo. Da alcuni piccoli dettagli, come il ventre gonfio, fanno pensare che sia morto annegato. Jago, come spesso accade, lascia libero il visitatore di interpretare la sua opera. Il richiamo ai bambini morti in mare personalmente sembra evidente.  

Cosa vedere nel Rione Sanità

Oltre all’arte di Jago nel Rione Sanità vi consigliamo di visitare sempre con i ragazzi della cooperativa La Sorte anche la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini riaperta al pubblico  dopo 40 anni di chiusura. Un edificio religioso decorato con le tonalità del blu dai giovani del quartiere insieme ai murales degli artisti Tono Cruz, Mono González e Giuliana Conte. Le pareti sono decorate con i volti degli abitanti del rione Sanità. Simbolico sono anche l’altare e le acquasantiere in quanto sono realizzate con un’imbarcazione arrivata per mare a Lampedusa. Proprio per i suoi colori è soprannominata la Chiesa azzurra dei Cristallini.

Per sostenere il progetto dei ragazzi del quartiere Sanità potete visitare anche le catacombe di San Gennaro e San Gaudioso. Per saperne di più vi consigliamo di leggere il nostro articolo su cosa vedere nel Rione Sanità.

Queste cooperative nel corso degli anni hanno reso il Rione Sanità un luogo turistico, dove ogni anno si contano 200.000 visitatori. Ridando vita alla “bellezza” del quartiere hanno permesso di nascere anche altre attività legate al turismo come alloggi e ristoranti. In particolare noi abbiamo pranzato a “La Locanda del Monacone“ e ci siamo trovati molto bene. Oltretutto con il biglietto d’ingresso alle catacombe avrete un 10% di sconto sul conto finale.

4 commenti

  • Annalisa Trevaligie-Magazine

    Sono stata a Napoli spesso, ma mai nel rione Sanità. Devo ammettere che ho sbagliato a non farci un salto in una delle mie incursioni a napoli, ma spero vivamente di rimediare presto e di visitare questo delizioso museo, magari fuori stagione, sperando di trovare al suo interno meno perosne e di godermi ogni dettaglio.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Fuori stagione è sempre una buona idea! Gli ingressi sono limitati, non credo troverai particolari problemi di affollamento

  • Veronica

    Devo assolutamente tornare a Napoli. Sono stata solo poche ore la prima volta e la seconda, essendo per lavoro, non ho avuto modo di visitare nulla. Mi piacerebbe esplorare meglio il Rione Sanità e soprire il museo di Jago e le sculture meravigliose al suo interno. Il lavoro degli scultori lo trovo sempre molto affascinante.

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Come si dice…non c’è due senza tre e magari la prossima volta sarà un visita di piacere e riuscirai a visitarlo!

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social Share Buttons and Icons powered by Ultimatelysocial