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La cascata di Fosso del Mulino

Tra Piobbico e Apecchio, in provincia di Pesaro-Urbino, si trovano tantissimi sentieri per passeggiate immerse nella natura per chi ama camminare tra i paesaggi dell’Appennino umbro-marchigiano. Uno di questi porta ad una cascata conosciuta come Fosso del Mulino. Ci siamo stati nella stessa domenica in cui siamo andati all’arco di Fondarca, essendo entrambe le passeggiate sul Monte Nerone.

Per raggiungere la cascata di Fosso del Mulino dovrete percorrere il sentiero CAI n.31 per circa una mezz’oretta. L’imbocco del sentiero si trova lungo la strada SP257 che va da Piobbico ad Apecchio, nei pressi di due edifici in rovina (uno facilmente identificabile per la presenza di numerosi comignoli in copertura). Il sentiero è una stradina bianca accessibile solamente a piedi o in mountain bike essendo presente una sbarra al suo ingresso. Qua passava la vecchia strada con cui era possibile giungere a Serravalle di Carda. Parcheggiata l’automobile nel piazzale antistante e superata la sbarra di ingresso inizierete la passeggiata. 

Godetevi il panorama circostante sulla valle e ascoltate in sottofondo lo scroscio dell’acqua che scorre a decine di metri sotto i vostri piedi. Proseguite fino a che non troverete un bivio sulla sinistra. Imboccate ora la stradina che scende fino a giungere a due ruderi, uno dei quali è un ex mulino. Passeggiate attorno al primo rudere per ammirare nella sua interezza la cascata di Fosso del Mulino di fronte a voi. Vi sono diversi salti che l’acqua compie fermandosi in vasche su vari livelli. Se volete ammirarla dall’alto proseguite verso l’ex mulino e superatelo, se invece volete vederla dal basso optate per il sentiero che scende. In questo tratto sono fortemente consigliabili le scarpe da trekking essendo abbastanza ripido il percorso. 

Durante la passeggiate vedrete una chiesa che si erige sulla valle sottostante. Si tratta della Chiesa di San Cristoforo in Carda. Se volete raggiungerla è sufficiente proseguire dritto al primo bivio invece che scendere verso i due ruderi. Ve lo consiglio non tanto per la chiesa di per sé – che noi abbiamo trovato chiusa – ma per il panorama fruibile da quella posizione in quota. 


Ci siamo stati per la prima volta quest’estate ad agosto per tentare di fare il bagno, ma come prevedibile la cascatella era quasi asciutta e la vasca sottostante era piena di acqua stagnante. Ci siamo tornati a novembre e questa volta era presente l’acqua. Inoltre passeggiare tra i colori dell’autunno è sempre un piacere. Chissà visto che non c’è due senza tre magari ritenteremo verso inizio giugno per un bel bagno refrigerante!

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