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Umbria,  Italia

Rasiglia: visitare un borgo sull’acqua

Fino all’anno scorso Instagram era pieno di foto di Rasiglia. Mossa dalla curiosità e dalle bellissime foto presenti sui social, durante un weekend in Umbria abbiamo deciso di visitare il borgo di Rasiglia.

Personalmente mi ha ricordato Bagno Vignoni e la sua piazza d’acqua. Il forte richiamo tra acqua e borgo, seppur non termale nel caso di Rasiglia, è presente in entrambi i luoghi. 

Abbiamo visitato Rasiglia di sabato mattina presto e non era affollata. Abbiamo comunque scelto di parcheggiare in un’area di sosta regolare “parcheggio ex campo sportivo” e non lungo la strada. Questo parcheggio dista neanche 10 minuti a piedi dal borgo, con parte del percorso lungo un piccolo corso d’acqua, come se già ci introducesse a Rasiglia stessa. Il rumore dell’acqua che scorre vi accompagnerà per tutto il tempo che dedicherete a questo piccolo borgo. 

Visitare Rasiglia: il Borgo dei ruscelli

Soprannominata “Borgo dei ruscelli”, Rasiglia è una frazione del comune di Foligno e si trova a circa 650 m di altitudine nella “Valle del Menotre”. Proprio la sua peculiarità è il fatto di essere attraversata dalle acque del Menotre, mediante opere di canalizzazione si formano così canali e cascatelle all’interno della stesso borgo. Con tutti questi giochi d’acqua e riflessi, neanche a dirlo, è un piccolo paradiso per chi è amante della fotografia. 

Per chi, come noi, viene dalle Marche, è facilmente raggiungibile percorrendo un “lato” della “Quadrilatero Marche Umbria” ovvero la Superstrada Civitanova Marche-Foligno uscendo poi a Val di Chienti in direzione Norcia/Cascia.

Nel passato Rasiglia si trovava lungo la tratta commerciale tra Roma ed Ancona. Proprio per controllare tali passaggi di merci e persone venne edificata una fortezza, della quale oggi rimane qualche testimonianza. Facendo una passeggiata verso la parte alta del borgo, nei pressi del cimitero, si possono vedere ancora le rovine di un tratto del muro di cinta e di una torre. 

Grazie alla presenza di canali e cascatelle d’acqua, nel passato erano presenti diversi mulini ed opifici, ma dal dopoguerra in poi è iniziato il declino del piccolo borgo montano, fino alla sua “rinascita” odierna. Proprio il turismo oggi ha risollevato le sorti di Rasiglia, essendo diventata una meta molto gettonata da visitare, una sorta di piccola Venezia dell’Umbria.  

Cosa fare a Rasiglia?

Principalmente perdersi tra i suoi vicoli. Scoprendo passo dopo passo, angolo dopo angolo, o un canale o una cascatella. Tutti questi canali d’acqua si riuniscono in una grande vasca chiamata “Peschiera”, per poi riversarsi nel fiume Menotre. Non perdetevi la ricostruzione della macina di un antico mulino, del lavatoio e di un opificio. Ammirate le sue casette in pietra che si riflettono sui ruscelletti e leggete le citazioni sparse per il borgo che sottolineano il suo legame con l’acqua.

“La giusta via è simile all’acqua,

poiché adattandosi a tutto,

a tutto è adatta”

Ayuryeda

Una chicca per chi ama le chiese con affreschi è il Santuario della Madonna delle Grazie. L’abbiamo scoperto un po’ per caso, lungo la strada che dovevamo percorrere per arrivare a Campello sul Clitunno. Il santuario si trova a circa un chilometro fuori l’abitato di Rasiglia. Dalla strada sembra quasi essere un casolare di campagna con il suo portico d’ingresso. Esternamente è intonacato e non sembra essere del XV secolo. Internamente conserva invece ancora molti affreschi di pregio e le pareti dell’abside dietro l’altare sono piene di ex-voto che raccontano la storia e gli eventi successi negli ultimi secoli. Per chi è curioso come me, si fermerà senz’altro a leggerne alcuni, scoprendo così alcuni lati della storia che non si trovano sulle pagine dei libri di scuola. 

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