Cosa visitare nei dintorni di Urbino: Montefabbri
A pochi chilometri da Urbino nei suoi dintorni si può visitare uno dei borghi più belli d’Italia: Montefabbri.
Un caratteristico paesino di origine medievale ancora cinto dalle sue mura dove sembra che il tempo si sia fermato. In questa frazione del comune di Vallefoglia si entra ancora dall’unica porta principale dove salterà subito all’occhio il bassorilievo della “Madonna del Latte” poco sopra il portale. Una volta entrati il punto di vista è subito catturato dal campanile della pieve di San Gaudenzio sulla piazza principale. Vi consiglio di entrare per ammirare le opere in scagliola presenti al suo interno e scoprire la storia della chiesa e del borgo.
Si prosegue poi per una bella passeggiata lungo la sua cinta muraria e tra i suoi vicoletti. Lo sguardo è libero di spaziare tra le colline dell’urbinate e del Montefeltro. Nelle giornate limpide si possono ammirare le vicine montagne come il Carpegna e il Sasso Simone e Simoncello, ma anche San Marino e San Leo.
I “Big” di Montefabbri
Proprio lungo la strada che collega Urbino a Montefabbri potrete ammirare due imponenti sculture realizzate da Giannino Calcagnini. Il primo che incontrerete è l’opera d’arte più recente intitolata “Verso nuovi lidi” [2021] realizzato in ferro, resine e terre colorate. Rappresenta un’oca migratoria – animale che si trova tra le colline di Urbino e del Montefeltro – poco prima di spiccare il volo. Un simbolo di chi migra e vive senza confini, non a caso la citazione sotto la mastodontica statua è proprio “mi sono fermata in questa collina per raccontarvi il prezzo della libertà”.
Proseguendo verso il borgo si rimane colpiti dalla seconda colossale scultura in ferro di Giannino Calcagnini: “Il pensiero è più veloce dell’azione” [2012]. Anche qui troviamo un simbolo classico di libertà: un cavallo che salta il globo in un equilibrio perfetto tra armonia e forza. La puledra è rivolta verso nord, in modo tale da essere sempre avvolta dalla luce senza avere però mai il sole negli occhi. Potrà sempre guardare avanti senza aver alcun limite nella sua corsa, spingendo il pensiero lontano in cerca di nuovi orizzonti. Questa scultura colpisce l’occhio e il cuore, un inno alla libertà che non vi lascerà indifferenti.
Infine proprio poco prima dell’ingresso a Montefabbri ecco l’ultimo big da visitare nei dintorni di Urbino: la Big Bench. Una panchina gigante di colore rosa che fa parte del Big Bench Community Project. La prima è stata realizzata nelle Langhe nel 2010 dal designer statunitense Chris Bangle come installazione accessibile ai visitatore ed affacciata su un bel panorama. Sono proprio le caratteristiche di queste installazioni, assieme alla volontà di ridare spazio ed attenzione alle piccole realtà sostenendo le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala. Le dimensioni della panchina fanno percepire un cambio di prospettiva e di punto di vista: chi vi si siede si sente come un bambino e torna ad essere capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio ammirando il paesaggio con uno sguardo nuovo.
E poi diciamolo…sono davvero comode!
8 commenti
Annalisa Trevaligie-Travelblog
Questa zona è a noi completamente sconosciuta. Mi hai dato un buon motivo per organizzare un road trip in questa regione, magari partendo proprio da questo borgo così caratteristico!
trottoleinviaggio@gmail.com
Il Montefeltro è un’area che ti consiglio vivamente Annalisa😊
Alessandra
Nelle Marche abbiamo dei borghi veramente spettacolari… i panorami sono impagabili. Sai che non conoscevo questo borgo? Me lo segno per una delle prossime gite fuori porta! Grazie
trottoleinviaggio@gmail.com
Vero Alessandra non smettiamo mai di scoprirne di nuovi!
Libera
Questo borgo ha tutte le caratteristiche per farmi innamorare della provincia di Urbino. C’è anche la panchina gigante: cosa volere di più ?!
trottoleinviaggio@gmail.com
La provincia di Urbino è magnifica te ne innamorerai sicuramente!
Crescentino Dionigi
Io sono nato a Montefabbri e ho vissuto nel castello tutta la mia gioventù e non vedevo l’ora di andarmene a causa delle condizioni di disagio a livello abitativo che il castello offriva. Ora chiaramente le cose sono cambiate e ci sono B&B accoglienti e anche io a distanza di 50 anni sono ritornato a frequentarlo e quelle limitazioni che un tempo mi hanno allontanato ora mi attraggono perchè l’atmosfera che si respira è unica e sembra che il tempo scorra più lentamente e regni un’ atmosfera d’altri tempi che ti isola dal vivere frenetico a cui giornalmente siamo abituati . Visitarlo è come scoprire una perla in mezzo a tanta bigiotteria. Se è stato inserito tra i Borghi più Belli D’Italia un motivo c’è. Consiglio a tutti di ritagliarsi una mattinata per visitarlo e restare a pranzo in una delle trattorie nei dintorni per gustare un buon pranzo.
trottoleinviaggio@gmail.com
Il turismo di prossimità offre una seconda vita a molti borghi che nei decenni scorsi si sono spopolati. Ci troviamo perfettamente d’accordo se è tra i borghi più belli d’Italia un motivo c’è😊