Sulla cima del Monte Catria
Ci sono volute ben tre volte ma alla fine sono riuscita ad ammirare il mare dalla cima del Monte Catria. La sua vetta più alta arriva fino a 1701 m e da qui si può scorgere il panorama fino al Mar Adriatico. Nelle giornate limpide lo sguardo spazia dalla vista del promontorio del Monte San Bartolo fino al Monte Conero. Facendo parte dell’Appennino umbro-marchigiano dall’altro lato si scorge il panorama umbro. Ma lo spettacolo più bello che ho avuto modo di ammirare l’ultima volta che sono salita sul Catria sono stati, senz’altro, i Sibillini innevati visibili in lontananza.
Come arrivare
Vi sono diverse strade che arrivano al crocevia della Madonna degli Scout, punto di partenza della nostra passeggiata e luogo in cui abbiamo parcheggiato l’automobile.
Per salire sulla cima del Monte Catria si può passare per Frontone o per Acquaviva, ma vi consiglierei di passare per una terza via ovvero per Chiaserna. Questa strada è tutta asfaltata e si trova in condizioni migliori rispetto alle altre due che sono invece più strette e in alcuni tratti rotte o sterrate. Se passate per Chiaserna vi consiglio di fare una piccola sosta a Cantiano dopo la passeggiata. Un paesino piccolo ma carino per fare una passeggiata tra i suoi caratteristici edifici storici in pietra locale.
La passeggiata per arrivare alla cima del Monte Catria
Vi sono vari sentieri per arrivare alla cima del Monte Catria. Quello che abbiamo percorso è lungo circa 2 km con partenza dalla Madonna degli Scout. Si può decidere se seguire la stradina sterrata o tagliare in parte per i campi erbosi. Avrete fin da subito davanti ai vostri occhi la meta, la cima più alta del Monte Catria. Il primo tratto è nel mezzo del verde di un bosco, mentre nella seconda parte, molto più pendente, è sulla cresta della cima. Lungo il sentiero uno dei pochi punti di riferimento è il Rifugio Vernosa (solitamente chiuso). Durante la salita, poco dopo la fine del bosco, potrete scorgere il Monastero di Fonte Avellana ai vostri piedi. Scorgerete la croce di ferro del Monte Catria solo nel tratto finale del percorso. Una volta raggiunta la cima godetevi la vista che, nelle giornate limpide, potrebbe spaziare dal Mare Adriatico ai Sibillini.
Per gli anti-montagna come la sottoscritta
Al contrario di altre passeggiate che ho percorse in queste zone – come alla Gola del Furlo o all’Arco di Fondarca – per arrivare sulla cime del Monte Catria serve un minimo di allenamento o una certa praticità con la montagna. Si tratta di una passeggiata di un’oretta abbondante in cui si percorre un dislivello di oltre 300 m.
Per chi è poco pratico della montagna come la sottoscritta per questa passeggiata vi consiglio assolutamente le scarpe da trekking in quanto, soprattutto durante la discesa, si può scivolare sul sentiero ghiaioso presente. Inoltre nel boschetto lungo il sentiero prendete un ramo abbastanza robusto da essere utilizzato come bastone. Vi farà comodo in salita e soprattutto durante la discesa. Se avete modo ancora meglio sarebbero i bastoncini da trekking. Infine essendo molto in alto tira spesso un vento forte ed è consigliata anche d’estate un giubbetto/giacca a vento leggera.
Anche se non amate particolarmente la montagna, vi assicuro che il panorama che si ammira dalla cima del Monte Catria merita la fatica per raggiungerlo!
4 commenti
Federica Assirelli
Ho scoperto questo punto panoramico alcuni mesi fa tramite una foto su Istangram e mi ero ripromessa di andarci. L’anno scorso sono stata due giorni sui Sibillini e ho amato quella zona tantissimo. Vorrei proprio conoscerla meglio!
trottoleinviaggio@gmail.com
Sia la zona dei Sibillini sia questa del Catria-Nerone offrono passeggiate molto belle e scorci fantastici!
Teresa
Ho cominciato a leggere il tuo articolo con entusiasmo pensando che questa è una gita bellissima e che mi piacerebbe molto farla. Ma poi quando hai spiegato che ci vuole un certo allenamento e che il dislivello è notevole, mi sono tirata indietro, temo proprio che non faccia per me!
trottoleinviaggio@gmail.com
Più che altro nell’ultimo tratto il sentiero è ghiaioso e pendente, un minimo di allenamento serve e magari dei bastoncini!