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Santa Maria di Portonovo: la chiesa sul Conero

Se vi trovate a passare una calda giornata estiva sulle spiagge del Conero, in particolare modo a Portonovo, potete visitare un piccolo gioiello di architettura romanica delle Marche: la chiesa di Santa Maria di Portonovo.

La chiesetta si raggiunge oltrepassando il cancello che si trova a lato del Lago Profondo di Portonovo. Il cancello per raggiungere Santa Maria di Portonovo potrebbe essere chiuso, probabilmente dovrete aspettare fino agli orari di apertura, che potete verificare sul sito. Superato il cancello ci si incammina in una stradina per circa 100 metri, alla fine della quale troverete la chiesa di Santa Maria di Portonovo.

L’edificio religioso risale ai primi decenni dell’anno Mille. Inizialmente si trattava di un complesso più grande, che comprendeva probabilmente anche un monastero di monaci benedettini, che officiavano i servizi religiosi nella chiesa.

Negli anni la chiesa di Santa Maria di Portonovo ha subito diversi saccheggi da parte dei pirati, per la posizione strategica sul mare ed isolata dal monte Conero retrostante. Durante il susseguirsi dei vari secoli il complesso originario è andato in parte perduto. Oltre ad avere avuto diversi proprietari, è stato restaurato più volte.

L’architettura della chiesa di Santa Maria di Portonovo

Oggi la chiesa di Santa Maria di Portonovo si presenta con un ingresso tripartito. All’interno della chiesa è possibile individuare altri due ingressi, uno per ogni navata laterale e una porta in prossimità dell’abside, probabilmente utilizzata per dare accesso esclusivo ai membri del clero

Percorrendo la navata principale, composta da sette campate e ricoperta di volte a botte, si ha la percezione di trovarsi in una chiesa a croce latina. Vi stupirà sapere che i due assi principali della chiesa differiscono solo di 35 centimetri. L’impianto può essere benissimo iscritto in un quadrato e risulta quindi essere a croce greca.

Le navate laterali, divise in tre campate, sono coperte da volte a crociera per permettere di scaricare i pesi della copertura.

Sul punto di incrocio degli assi principali, troviamo una copertura a finta cupola. A “chiudere” le tre navate, tre absidi, di cui il principale rialzato di qualche gradino rispetto alla quota del resto della chiesa.

L’edificio è interamente costruito in blocchi di pietra calcarea, pietra utilizzata in parte, insieme al cotto, anche nella pavimentazione. All’esterno, sul lato sinistro, si erge il campanile a vela, aggiunto durante i restauri del Novecento.

La chiesa di Santa Maria di Portonovo è attualmente sotto la giurisdizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali delle Marche.

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