Visitare il Sacro Bosco di Bomarzo
Tra i luoghi più iconici e riconoscibili da visitare vi è senz’altro il Sacro Bosco di Bomarzo, conosciuto anche con il nome del Parco dei Mostri.
Come funziona la visita al Parco dei mostri di Bomarzo
Per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo bisogna recarsi nel paesino laziale in provincia di Viterbo, chiamato appunto Bomarzo. Il modo più facile di raggiungerlo è senz’altro l’automobile. Si trovano diversi parcheggi sterrati di notevoli dimensioni a pochi passi dalla biglietteria. Il parco si trova ai piedi del paesino di Bomarzo, un borgo davvero caratteristico della Tuscia che vi consiglio di visitare prima o dopo il parco.
L’ingresso per visitare il Sacro Bosco di Bomarzo è a pagamento e il biglietto intero costa 13€. Si può comprare online o direttamente in loco. Il parco si visita in un’ora, massimo due. E’ presente poco dopo l’entrata del parco un bar, un ristorante, un negozio di souvenir, una zona pic nic, un’area giochi per i bambini e i servizi igienici. All’interno non vi saranno altri bagni.
La visita inizia con una passeggiata verso l’ingresso vero e proprio del parco storico. All’ingresso insieme al biglietto vi verrà fornita una mappa del parco dove sono indicate le varie statue presenti. Per scelta non vi sono cartelli informativi all’interno, le poche informazioni sono solo quelle della mappa. Nel parco non prende il cellulare vi consiglio quindi di informarvi prima della visita sulle varie statue per poterne cogliere meglio l’essenza e il messaggio. In alternativa potete anche non informarvi e provare a dare la vostra interpretazione per confortarla solo poi con quella degli studiosi. Per non perdersi nessuna statua vi consiglio di seguire il percorso numerato presente nella mappa. Il percorso, in gran parte all’ombra, è semplice da fare con alcune scalinate. Da ingegnere, la mia preferita è senz’altro la “casa pendente”. Come non pensare alla Torre pendente di Pisa?
Perché associare il sacro ai mostri?
A prima vista potrebbe sembrare contrastante associare il termine “sacro” a dei mostri.
Il nome Parco dei mostri nasce per la presenza di sculture fantastiche e grottesche, spesso bizzarre, collocate all’interno di un boschetto. Il parco è stato realizzato dal signore di Bomarzo Pier Francesco Orsini, detto Vicino, a metà del Cinquecento. Le sculture oniriche si affiancano a citazioni lungo il percorso.
Un luogo enigmatico e simbolico che crea un’atmosfera piena di fascino e mistero.
Ma perché è “sacro”? Nei poemi cavallereschi, tipici del tempo, la parola sacro sta per magico e stregato. Sembra quindi un richiamo alla selva stregata in cui il cavaliere deve superare le varie peripezie e difficoltà.
Erano anni che ero curiosa di visitare il Parco sacro di Bomarzo e devo dire che non mi ha deluso, anzi è stato interessante e stimolante passeggiare tra le sue statue. Come sempre, se potete, vi consiglio di visitarlo in mezzo alla settimana, per poterne cogliere l’essenza senza un eccessivo afflusso di visitatori.
8 commenti
Eliana
Ci sono stata l’anno scorso e me lo aspettavo diverso da come è in realtà ma questo non ha affatto delusa, anzi! L’ho trovato pulito, ordinato, ricco di meraviglie e soprattutto molto a misura d’uomo con sentieri perfetti!
Ci tornerei altre mille volte!
trottoleinviaggio@gmail.com
E’ vero anche noi l’abbiamo trovato tenuto bene e molto curato
Annalisa Trevaligie-Magazine
Avevo inserito il bosco di Bomarzo in un itinerario di un week end, ma non avevo preso informazioni prima. Una volta arrivati in loco non abbiamo potuto visitare il parco, poivhè non è consentito l’ingresso agli animali! Un vero peccato.
trottoleinviaggio@gmail.com
Mi dispiace che non siete riusciti a visitarlo
libera
Forse potrà sembrarvi strano ma anche se ho visto e rivisto questo luogo più volte sui social, non sono ancora riuscita a visitarlo. Deve essere davvero suggestivo, come tutti affermano.
trottoleinviaggio@gmail.com
E’ un luogo particolare, che sorprende!
Marianna
Non avevo mai sentito parlare di questo posto, grazie per avermelo fatto scoprire. E super complimenti per le foto, sono bellissime!
trottoleinviaggio@gmail.com
Grazie Marianna😊