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Umbria,  Italia

Sulle orme dei Romani: visitare il parco archeologico di Carsulae

Proseguendo il nostro percorso lungo la via Flaminia “sulle orme dei Romani”, durante un weekend in Umbria abbiamo scelto di visitare il Parco Archeologico di Carsulae

Il parco si trova tra Acquasparta e San Gemini, in provincia di Terni. Abbiamo scelto di visitare durante la stessa giornata anche le vicine Cascate delle Marmore

Per una volta, Google maps ci ha tradito! Attenzione se lo utilizzate per arrivarci, in quanto non è ben indicato e conviene inserire Carsulae Parking. Infatti se si inserisce direttamente il Parco archeologico ci si ritrova in un punto cieco davanti ad un cancello chiuso, alla fine di una lunga stradina sterrata! 

Una volta arrivati al parcheggio gratuito si proseguirà a piedi e in poco più di 5 minuti si arriverà alla biglietteria e al piccolo museo del parco, il Centro di Documentazione Umberto Ciotti. Non sono presenti servizi all’interno del parco quindi, in caso, approfittate prima di entrare dei bagni presenti all’esterno. Il biglietto d’ingresso è di 5€, con possibilità di riduzioni a 4€ per chi soggiorna in strutture convenzionate con il parco. Il giorno di chiusura è il lunedì, gli altri giorni il parco archeologico è aperto dalle 8:30 alle 19:30.

Come molti parchi archeologici, sono rari i luoghi d’ombra e i luoghi dove sedersi. Munitevi d’acqua e di un cappello, soprattutto se lo visitate d’estate. Infine vi consiglio di scaricare l’App “Carsulae Area Archeologica” . Vi permetterà di scoprire qualcosa in più sulla città romana durante la visita e vederne la sua ricostruzione edificio per edificio.

Carsulae fu una città romana attraversata dal ramo occidentale della Via Flaminia. Proprio lungo questa grande strada commerciale si entrava in città attraversando l’Arco di San Damiano. La Flaminia coincideva con il cardo maximus della città e ancor oggi è possibile camminare sopra alcuni basolati di pietra dell’epoca. Ancora oggi sono visibili, grazie alla molteplici campagne di scavi tutt’oggi in corso, gli edifici più importanti del suo centro abitato: il cuore politico e sociale della città romana. 

Rimangono i resti della Curia e dei templi Gemini affaccianti sul foro, la basilica, le terme, il teatro e l’anfiteatro. Entrare, in particolare in questi ultimi due luoghi, emoziona ancora come se si assistesse ad uno spettacolo. 

Non solo rimangono testimonianze della “città dei vivi”, ma anche della “città dei morti”. La porta d’ingresso di San Damiano è una porta simbolica oltreché fisica, una sorta di divisione spirituale. I monumenti funerari e di culto per i morti si trovavano poco fuori dalla città.

All’interno del parco è presente una chiesa. Non c’è troppo da stupirsi, come molti edifici religiosi di epoca medievale anche la chiesa dei Santi Cosma e Damiano è sorta sopra un edificio di epoca romana riadattato alle esigenze cristiane ed è stata realizzata con materiali provenienti dal sito archeologico.

Per chi è amante come me delle rovine dei romani, visitare il parco archeologico di Carsulae non lo deluderà sicuramente. Anzi visitandolo mi sono chiesta più volte come possa essere così bello e allo stesso tempo così poco conosciuto.  

12 commenti

  • Elena

    Mi hanno sempre affascinato i siti archeologici, passeggiare lungo le storiche strade ed immaginare come si viveva in quei luoghi e quali erano le abitudini delle persone.

    Grazie per aver condiviso queata meraviglia.

  • MARTINA BRESSAN

    Sarò nella zona di Terni per un matrimonio tra poco più di mese (speriamo che il matrimonio sia confermato e che a causa Covid non venga posticipato…) e cercavo proprio delle attività da fare. Da piccola sognavo di fare l’archeologa, perchè amavo e tutt’ora amo gli scavi e i siti archeologici. Grazie per le dritte che hai scritto su come trovare il posto su Google Map, sicuramente saranno molto molto utili.
    Penso proprio che scaricherò l’app come suggerito nell’articolo !

  • Michela A.

    Ci sono stata proprio qualche settimana fa, avevi inserito Carsulae nel mio tour tra Umbria e Lazio. Mi è piaciuto davvero molto e mi spiace non sia valorizzato come meriterebbe.
    Ps: anche io ho fatto Carsulae e Marmore…chissà che non ci siamo state lo stesso giorno? 😅

  • Samanta

    Ogni volta che mi aggiro tra scavi archeologici e reperti, lo confesso, mi riempio di orgoglio. Soprattutto se mi trovo all’estero: è un pochettino come ritrovare un pezzetto di casa, sai? Un luogo davvero incantevole, quello che ci hai descritto: non appena capiterò di nuovo in Italia, con un po’ di buona fortuna, riuscirò a godermelo dal vivo.. incrociamo le dita!

  • Marina

    Da archeologa, ho studiato Carsulae, ma ancora non ci sono mai stata. Grazie per le informazioni utili e pratiche: necessarie quando si visitano posti grandi, all’aperto e con pochi servizi. Come tutte le città romane abbandonate Carsulae ha una forte atmosfera evocativa.

  • sara bontempi

    Io e mio marito continuiamo a rimandare la vacanza in Umbria, ma ogni volta che rimandiamo troviamo qualche nuovo luogo che ci fa venire voglia di partire, questo è proprio uno di quelli!

    • trottoleinviaggio@gmail.com

      Carsulae è stata davvero una scoperta, un luogo che consiglio a tutti gli appassionati di archeologia e storia

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