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Imperdibile ad Agaete: il parco archeologico di Maipés

Siamo a Gran Canaria, più precisamente nel municipio di Agaete. In questa località poco distante dal capoluogo di provincia si trova il parco archeologico di Maipés, meta che non potete perdervi se vi trovate nella maggiore delle isole Canarie.

Che cos’è il Maipés

Come abbiamo detto “Maipés” è il nome del parco archeologico della città di Agaete. Ma al termine “Maipés” è legata tutta la storia del parco. “Maipés” è un’espressione dialettale per indicare il termine “malpais”, che non trova una traduzione sintentica in italiano. Con “malpais” si indica una formazione derivata da una colata vulcanica. Si tratta quindi di un rilievo lavico.

Nello specifico, il parco archeologico di Maipés ospita in un’area di circa un km quadrato, una necropoli con circa 700 tombe della cultura aborigena canaria. Parliamo di un luogo funerario costruito su materiale vulcanico più di 1300 anni fa. Le tombe sono di forma tronco-conica, con un diametro che può raggiungere gli 8 metri e un’altezza massima di 3 metri. All’interno presentano uno scavo, area che serviva ad accogliere il corpo del defunto. Quest’ultimo, seppur coperto da pesanti pietre vulcaniche, non veniva schiacciato dalle stesse perché al di sopra venivano disposte delle pietre in orizzontale sopra le quali veniva realizzato poi il tumulo di pietra. 

Le tombe presentano dimensioni in diametro e altezza differenti. Probabilmente questa distinzione era determinata dallo status sociale del defunto. I vari tumuli, inoltre, non erano sempre ad un uso singolo. Sono stati ritrovate tombe di coniugi e anche tombe di adulti dello stesso sesso o addirittura tombe che ospitavano un adulto e un bambino. Come venivano determinati tali accoppiamenti non è ancora chiaro ma sicuramente i defunti sepolti in coppia non erano sconosciuti tra loro, probabilmente si trattava di persone dello stesso nucleo familiare.

Molte tombe presentano dei massi colorati appoggiati sulla sommità. Anche su questi massi gli studi sono ancora in corso e non se ne è determinato un significato definitivo. Forse, anche questo simbolo, sta a determinare una specifica appartenenza a un gruppo sociale piuttosto che ad un altro. 

Cosa mi è piaciuto di più del Maipés

Al di là del legame storico con l’epoca indigena Canaria e con la sacralità del luogo, il parco archeologico di Maipés mi ha davvero stupito.
Oltre alle tombe e alla realtà del paesaggio vulcanico, la presenza di flora e fauna caratteristica rende la visita ulteriormente piacevole. A coronare tutto ciò una bellissima installazione architettonica, realizzata con acciaio corten, che si instaura perfettamente e in modo totalmente armonioso in quello che è il paesaggio naturale. 

I percorsi, molto articolati, rispettano appieno la struttura vulcanica esistente e creano il dinamismo che le stesse rocce determinano sull’altopiano. 

La visita richiede da un minimo di 20 minuti a circa un’ora se si affronta con calma e leggendo tutti i pannelli informativi presenti lungo il percorso. Da qui, inoltre, si ha una vista a 360 gradi su tutto il comune di Agaete fino al mare.
Il biglietto di ingresso ha un costo di 3€, 2€ se si rientra in una delle categorie che hanno diritto alla riduzione.
Ad oggi solo circa un terzo della necropoli è visitabile, i restanti due terzi sono visibili in lontananza ma non ancora accessibili al pubblico. 
Gli orari di apertura del parco al pubblico variano leggermente durante le stagioni. Per ulteriori dettagli rimandiamo la lettura al sito ufficiale del luogo.     

Come raggiungere il parco archeologico di Maipés

La necropoli di Agaete si trova posizionata su un piccolo promontorio che fa capo al piccolo comune. Raggiungere Agaete è molto semplice. La città dista circa 30 minuti da Las Palmas. Le strade che si percorrono sono ben attrezzate e con tutti i comfort. Una volta raggiunta Agaete, soprattutto se pensate di visitare anche questa, si può parcheggiare vicino al centro storico. Per raggiungere il parco si deve camminare in salita per circa 10-15 minuti prima di giungere all’ingresso. Altrimenti si può arrivare in auto direttamente nei pressi dell’entrata della necropoli. A circa 150 metri dall’ingresso si trovano diversi parcheggi gratuiti dove poter lasciare l’auto. 

A parer nostro, se vi trovate a visitare l’isola di Gran Canaria per alcuni giorni, non potete perdervi assolutamente la visita del parco archeologico del Maipés.

3 commenti

  • Annalisa Spinosa

    Un’ottima opzione per chi desidera scoprire i territori nascostu dell’isola. Vedo anche che il biglietto di ingresso non è affatto oneroso per cui, al di la del fattore culturale, per me importantissimo, è un incentivo in più per le famiglie che spesso Si trovano a pagare cifre esorbitanti per poter accedere a parchi archeologici.

  • La Deb!

    No va be ma che storia!
    Non ero a conoscenza di questo posto…è stupendo.
    So che può sembrare strano da dire nei confronti di un contesto simile ma a me affascinano sempre molto questi contesti, i modi in cui l’essere umano, nel mondo, ha smepre avuto modi differenti di consacrare il corpo con il trapasso è interessante!

  • Spunti di Viaggio

    Avevo sentito parlarlare del parco archeologico di Maipés ad Agaete, ma non ci sono stata, come non sono ancora stata sull’isola di Gran Canaria. Il percorso di visita nella necropoli, con le sue antiche colate laviche, è davvero suggestivo!. La terrò a mente per visitarla quando andrò a Gran Canaria

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