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Il museo progettato da Renzo Piano a Trento: il Muse
Durante il nostro weekend in Trentino abbiamo visitato il MUSE, il museo della scienza di Trento progettato da Renzo Piano. Abbiamo trascorso un pomeriggio dentro il museo tra le sue installazioni ed esposizioni interattive. Inaugurato nel 2013, fin da subito è diventato un simbolo per la città.
Un museo sostenibile
Il Muse è ubicato nel quartiere “Le Albere”. Non solo il museo, ma l’intera area è stata progettata dall’architetto Renzo Piano e fa parte di una riqualificazione urbana di una ex zona industriale Michelin. Un progetto alla volta della sostenibilità, realizzando edifici in vetro, legno ed acciaio a basso consumo energetico. Il Muse ha ottenuto la certificazione “Leed Gold”, che attesta che la progettazione, la realizzazione e la gestione del museo sono volti alla bioarchitettura e al risparmio energetico. Tra i vari requisiti vi sono anche quelli legati alla qualità dell’aria e una piccola curiosità è che proprio per questo è vietato fumare sulla sua terrazza panoramica. Prima o dopo della visita al Muse vi consiglio di fare una piacevole passeggiata proprio nel quartiere “Le Albere”, che prende il nome dal palazzo storico delle Albere a poca distanza dal Muse.
Il Muse si trova a dieci minuti a piedi dal centro storico di Trento. Se arrivate in auto vi è un parcheggio a pagamento nel piano seminterrato del museo, in alternativa si può parcheggiare al Parcheggio Area ex Italcementi. Un maxi parcheggio di oltre 500 posti d’auto in cui si può parcheggiare gratuitamente dalle 6 a mezzanotte che si trova ad un quarto d’ora a piedi dal Muse e dal centro storico. Prima o dopo la visita al Muse vi consiglio di passeggiare per il centro di Trento e se avete tempo, di visitare anche il Castello del Buonconsiglio.
Un pomeriggio al Muse di Trento
Il museo si sviluppa su sei piani che affacciano tutti su un grande spazio interno, soprannominato il “Grande vuoto”. Ogni piano è dedicato ad un’area tematica specifica e il tempo massimo a disposizione per esplorare il museo è di 3 ore. Al momento della prenotazione del biglietto sul sito ufficiale del Muse si dovrà indicare anche la fascia oraria d’ingresso. Avendo ogni piano un tema a sé, non vi è un ordine di visita prestabilito da seguire. Noi abbiamo iniziato dal piano seminterrato e siamo saliti piano dopo piano fino alla terrazza panoramica.
Il piano sotterraneo è dedicato alla storia della vita: dinosauri, scheletri e curiosità sul DNA. Inoltre da questo piano avrete la visione complessiva del “Grande vuoto” dove sono esposti tantissimi animali impagliati sospesi tramite sottili cavi d’acciaio. Un’esposizione basata sull’idea di “Zero Gravity”. Proprio a questo piano, c’è una piccola sorpresa ovvero una serra tropicale con all’interno anche una cascata e tantissime piante esotiche che ricreano l’ecosistema dei Monti Udzungwa in Tanzania.
Proprio attraversando la serra, che si sviluppa su due piani, raggiungerete il piano superiore. Al piano terra si trova il “Maxi Ooh” dove tramite piccoli esperimenti si spiegano principi basici della fisica. Inoltre ci sono giochi e rompicapi e un centro scientifico. E’ pensato principalmente per i bambini, ma anche gli adulti si divertiranno a provare e testare le installazioni interattive presenti.
Il primo piano è dedicato alla preistoria e al nostro presente. Si trova la Galleria della Sostenibilità, dedicata alla crisi climatica e all’inquinamento che ogni giorno produciamo.
Il secondo piano è dedicato alla geologia e alle calamità naturali. Con video e piccoli modellini interattivi vengono spiegate calamità come valanghe o allagamenti in maniera semplice ed efficace. Il terzo piano e il quarto sono dedicati alle Alpi. Sia alla sua biodiversità sia alle sue “Alte Vette”. Vi è anche una piccola galleria immersiva con video sulle montagne nelle varie stagioni. Dopo la serra, la parte che più mi ha sorpreso è stato il “ghiacciaio del Muse”. Vi è la riproduzione di un vero ghiacciaio trentino. La visita al Muse si può concludere con la vista sul panorama sulla Valle dell’Adige dalla terrazza.
Chiaramente oltre che un museo sostenibile è anche un museo accessibile e senza barriere architettoniche. I vari piani sono collegati da scale e da ascensori.
Una volta conclusa la visita all’interno del museo, vi consigliamo di fare una passeggiata nell’adiacente orto didattico, accessibile gratuitamente.
Il Muse è un museo atipico e come in molti musei dedicati alla scienza non vi annoierete a visitarlo, anzi, con molte esposizioni ed installazioni interattive vi divertirete esplorando ed apprendendo allo stesso tempo.
![ghiacciaio muse trento](https://trottoleinviaggio.com/wp-content/uploads/2024/12/20241128_173611-1-768x1024.jpg)
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![renzo piano](https://trottoleinviaggio.com/wp-content/uploads/2024/12/20241128_173403-1-768x1024.jpg)
![serra tropicale italia](https://trottoleinviaggio.com/wp-content/uploads/2024/12/20241128_161258-1-768x1024.jpg)
![animali muse](https://trottoleinviaggio.com/wp-content/uploads/2024/12/20241128_171026-768x1024.jpg)
![muse museo trento](https://trottoleinviaggio.com/wp-content/uploads/2024/12/20241128_155539-1-768x1024.jpg)
Articolo in collaborazione con Muse
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2 commenti
Katia
Ho visitato diverse volte il MUSE, partecipando anche nell’estate 2023 alla festa di compleanno dei suoi 10 anni: la parte che più mi piace rimane la terrazza panoramica (adoro i punti dove si può ammirare la città dall’alto) e la serra tropicale.
Non sempre sono riuscita a partecipare alle diverse mostre ma quelle che ho visto, sono sempre state molto interessanti!
trottoleinviaggio@gmail.com
La serra ha colpito tanto anche a me, quasi unica trovarla in un museo!