Come organizzare la visita di Abu Simbel
I templi di Abu Simbel sono uno dei luoghi da non perdersi durante un viaggio in Egitto. In questo articolo vi racconteremo la nostra esperienza accompagnata dai consigli su come organizzare la visita dei templi di Abu Simbel.
Come arrivare ai templi di Abu Simbel
I templi di Abu Simbel si trovano nella parte più meridionale dell’Egitto, a confine con il Sudan. Si trovano a circa tre ore di auto dalla città di Aswan. Sia Aswan sia Abu Simbel sono dotate di aeroporto, ma i voli diretti ad Abu Simbel hanno tariffe solitamente esorbitanti. Noi abbiamo optato per un volo interno dal Cairo ad Aswan con la compagnia aerea EgyptAir. Se il vostro budget è limitato vi conviene soggiornare ad Aswan per poi organizzarvi con un transfert privato o condiviso con altri turisti tramite un minivan. Il prezzo del pulmino si aggira sui 20€ a testa. Quasi tutte le strutture ricettive organizzano gite giornaliere ad Abu Simbel, chiedete informazioni tramite email prima del vostro arrivo su come organizzare la vostra visita.
Arrivati al sito archeologico è possibile comprare direttamente il biglietto d’ingresso in loco tramite carta o tramite il sito ufficiale. Il prezzo è di 600 lire, ovvero circa 18€. Vi daranno due ore di tempo per visitare il luogo, che pur sembrando poco tempo in realtà è sufficiente. La gita ad Abu Simbel pur durando mezza giornata, parte di mattina molto presto verso le quattro con il ritorno tra l’una e le due del pomeriggio.
Cosa vedere ad Aswan
Il primo dubbio su come organizzare la visita di Abu Simbel riguarda dove soggiornare. E’ possibile dormire nei pressi dei templi, ma è un’opzione sicuramente più costosa. Una valida alternativa è Aswan.
Aswan (Assuan) è la città più a sud dell’Egitto ed il punto di partenza per visitare Abu Simbel. Vista la sua posizione nei pressi di una caterrata (rapida) del Nilo, è da sempre, fin dai tempi dei faraoni, uno snodo fondamentale per i commerci in quanto primo punto di partenza navigabile dalla Nubia all’Egitto. Ma cosa visitare in questa bellissima cittadina sulle sponde del Nilo?
Aswan è stata proprio una bella scoperta, in quanto non ci eravamo molto informati sulla città e su cosa vedere. La città si sviluppa principalmente sulla sponda orientale del Nilo e di fronte ci sono diverse isole ed isolotti. Tra questi l’isola elefantina e l’isola di dove si trova il tempio di File. Oltre questi due luoghi sono da vedere ad Aswan l’Obelisco incompiuto e il museo della Nubia, che conserva le tradizioni di questo popolo i cui territori e villaggi sono stati sommersi con la costruzione della diga di Aswan negli anni Sessanta. Un’esperienza da non perdersi è ammirare il tramonto passeggiando lungo le rive del Nilo, le Corniche, e in particolare dai Ferial Gardens. I turisti pagano un biglietto di ingresso di 10 lire (30 centesimi). Visti tutti gli isolotti presenti, un’esperienza da fare è navigare sul Nilo con una feluca, tipica imbarcazione egizia.
L’incredibile storia dei Templi di Abu Simbel
Per aumentare le terre fertili e migliorare l’agricoltura e l’economia della nazione, negli anni Cinquanta, l’Egitto decise di costruire la diga di Aswan. Con la costruzione della diga si metteva a rischio alcuni templi storici della zona, tra i quali quelli di Abu Simbel e di File. Grazie ad una campagna internazionale promossa dall’Unesco si misero in “salvo” i principali templi della Nubia. Tra i Paesi che si mobilitarono per la loro salvaguardia vi furono anche l’Italia e la Spagna. Proprio come riconoscimento, l’Egitto decise di donare il Tempio di Debod alla nazione spagnola ed è oggi uno dei luoghi da non perdersi a Madrid.
I reperti presenti furono trasferiti nei musei, mentre una decina di templi furono smantellati pietra dopo pietra e ricostruiti ad una quota più elevata. I luoghi sacri che avevano occupato per migliaia di anni sono spariti sotto le acque del lago Nasser insieme a tutti i villaggi della Nubia. Abu Simbel fu il progetto più ambizioso in quanto non solo era quello di dimensioni maggiori, essendo alto come un palazzo di 30 metri, ma era scavato nella roccia. Venne tagliato in 2000 blocchi di arenaria ognuno di circa 20 tonnellate che vennero riassemblati come un “puzzle”. Venne inoltre ricreata la “montagna” alle sue spalle attraverso una cupola di cemento armato. Vi consiglio di vedere questo breve documentario sulla sua storia se siete curiosi di saperne di più.
L’emozione di ammirare Abu Simbel alle prime luci
Sinceramente mi sono chiesta perché i vari tour partano tutti così presto da Aswan e tornino per pranzo, invece di partire con calma in mattinata per tornare nel pomeriggio. D’estate è facile intuire il motivo, visto che già c’erano 25 gradi a febbraio, ma non capivamo il perché anche d’inverno. Una volta giunti ad Abu Simbel lo abbiamo subito capito.
Siamo arrivati alle 7 di mattina, dopo 3 ore di guida “sportiva” nel deserto. Abbiamo ammirato l’alba tra le dune e rocce lungo il percorso. Abbiamo avuto modo di ammirare un Abu Simbel tutto per noi illuminato dalle prime luci della mattina. Emozionante a dir poco. Quasi nessun turista, solo il cantare degli uccellini. Una visita di prima mattina è qualcosa di magico. Abbiamo sentito sulla nostra pelle la maestosità e la potenza dei faraoni ancora dopo migliaia di anni. Ramses II decise di costruire Abu Simbel come una solenne porta d’ingresso al suo regno per incutere paura agli stranieri e dimostrare il potere dell’Egitto. Pensate che ogni statua seduta è alta ben 21 metri, praticamente come un palazzo di 7 piani!
Bellissimo anche il suo interno costituito da camere e un colonnato d’ingresso coperto. Tutte le pareti sono riccamente decorate con le storie delle divinità e del faraone. A poca distanza dal tempio principale dedicato a Ramses II si trova il tempio minore dedicato alla sua consorte Nefertari.
Ogni viaggio ha un luogo che più degli altri mi colpisce ed emoziona. In Egitto questo luogo per me è stato senz’altro Abu Simbel.
8 commenti
Annalisa Trevaligie-Magazine
Avete avuto modo di vivere questo luogo nel migliore dei modi. I tuoi consigli di visita sono senza dubbio di molto aiuto per chi sta cercando di organizzare una visita ad Abu Simbel. Ci sono tutte le informazioni necessarie per creare un itinerario perfetto .
trottoleinviaggio@gmail.com
Il nostro blog nasce proprio per aiutare chi vuole intraprendere ed organizzare lo stesso viaggio, siamo contente di esserci riuscite ☺
Francesca
L’Egitto per me rimane un sogno. Spero di riuscire prima o poi a fare un tour completo, includendo il più possibile. Recentemente sono stata a Madrid ed ero venuta a conoscenza della bellissima mobilitazione che ci fu per salvare i templi quando fu costruita la diga.
trottoleinviaggio@gmail.com
Anche noi l’abbiamo scoperto con il tempio di Debod, ti auguriamo di avverare il tuo sogno di visitare l’Egitto!
Mimì
E’ il sito egiziano che più amo, lo confesso! Ci sono stata due volte, in aereo e via terra. Devo confessare, che attraversare tanti chilometri di deserto mi è davvero piaciuto molto. Ovviante dipende dal tempo che si ha disposizione.
Vedo che anche a te questa opzione è piaciuta molto e ne sono davvero felice!
trottoleinviaggio@gmail.com
E’ stato anche il mio preferito, che emozione solo a ripensarci!
Eliana
Sono stata due volte in Egitto quando ero piccola ma non sono mai riuscita a visitare né le Piramidi né la zona di Abu Simbel: erano viaggi incentrati quasi esclusivamente sullo splendido Mar Rosso e oggi vorrei proprio tornare per godermi anche le sue bellezze archeologiche, situazione politica permettendo!
trottoleinviaggio@gmail.com
Ti piacerà senz’altro Eliana!